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8 - IL CONTENUTO DI SOSTANZE A BASE BIOLOGICA


          È a questo punto opportuno aprire una parentesi per chiarire un con-
          cetto che spesso è fonte di malintesi. In natura tutte le sostanze biolo-
          giche  hanno  origine,  direttamente  (i  vegetali)  o  indirettamente  (gli
          animali, prima gli erbivori e poi i carnivori), dalla fotosintesi e finiscono
          con la biodegradazione. Questo non è necessariamente vero per i pro-
          dotti fatti dall’uomo. Esistono infatti materiali che sono di origine ve-
          getale  ma  hanno  una  struttura  chimica  che  non  ne  permette  la
          biodegradazione e materiali che non sono di origine vegetale (ossia de-
          rivano dal petrolio), ma che sono perfettamente biodegradabili. Quindi
          la biodegradabilità non può essere semplicemente dedotta dall’origine
          naturale, ma deve essere dimostrata applicando le prove di laboratorio
          descritte nei paragrafi precedenti. Parimenti, la biodegradabilità non as-
          sicura l’origine naturale ma occorre utilizzare uno standard specifico.
          L’approccio analitico necessario per determinare il contenuto di so-
          stanze a base biologica (detto anche contenuto di sostanze rinnovabili)
          si basa sulla determinazione della quantità di un “marcatore” presente
          nella biomassa, ossia del Carbonio radioattivo 14C (carbonio-14) che
          quantifica il “Carbonio rinnovabile” presente nel prodotto. È un metodo
          diretto perché qualunque campione può essere immediatamente sotto-
          posto a prova.
          Perché è necessario usare un’analisi basata sulla misurazione della ra-
          dioattività? Il carbonio è l’elemento chimico costitutivo della vita sul
          nostro pianeta ed è presente in tutti gli organismi viventi e nei materiali
          fossili come il petrolio e il carbone, che derivano da organismi vissuti
          sulla terra  milioni di anni fa.
          Gli organismi viventi formano le proprie sostanze a base di carbonio
          partendo dall’anidride carbonica (CO ) presente in atmosfera. Le piante
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          e le alghe riescono a trasformare la CO in sostanze biologiche sfrut-
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          tando l’energia solare (nel processo chiamato fotosintesi).
          È importante ricordare che la CO atmosferica è formata anche da mo-
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          lecole contenenti il carbonio nella forma radioattiva, detto  C. Le piante
          non distinguono tra CO “normale” e CO radioattiva, ma le assorbono
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          entrambe.  Pertanto tutte le sostanze biologiche posseggono del  C in
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          proporzione uguale a quella della CO atmosferica. Questa caratteristica
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          dell’atmosfera si riproduce fedelmente in tutti gli organismi della catena
          alimentare, compresi gli erbivori e quindi i carnivori. Le sostanze natu-



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                                                              dell’Arma dei Carabinieri
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