Page 17 - Layout 1
P. 17
ELEMENTI E CARATTERISTICHE TECNICO-SCIENTIFICHE DEI BIOPOLIMERI BIODEGRADABILI E COMPOSTABILI
- Prodotti stampati ed estrusi per il settore agricolo (vasetti per florovivaistica,
profilati estrusi per fertirrigazione, etc.) che come i film di pacciamatura
possono essere lavorati nel terreno (profilati estrusi per fertirrigazione) e/o
in compostaggio (vasetti per florovivaistica) dopo l’utilizzo, contribuendo
alla riduzione della quantità di lavoro e dei costi economici e ambientali ri-
spetto ai materiali tradizionali.
1.2 - I POLIMERI DEGRADABILI
alcuni polimeri sintetici sono effettivamente biodegradabili nell’ambiente. il poli
(vinil alcool) (PVa) è un polimero biodegradabile usato in imballaggio, prodotti
farmaceutici, tessili, film, adesivi (castelan 2010).
il Policaprolattone (PcL) e i poli (alchilensuccinati) possono essere biodegradati
da microrganismi in natura. il PcL è un poliestere sintetizzato da petrolio, resi-
stente all'acqua, oli, solventi e cloro, la cui struttura contiene una funzione estere;
la presenza di ossigeno rende il PcL degradabile per idrolisi mediante l'azione di
enzimi abbondanti nel terreno (Stevens, 2003).
Per ridurre i costi di produzione, lo si mescola con amido per ottenere sacchetti
monouso rapidamente frammentabili e le cui polveri sono biodegradabili (Gross
e Kalra, 2002). La mescola ottenuta può essere estrusa in fogli, bottiglie e vari
articoli stampati; queste caratteristiche rendono più interessante il PcL come
materiale biodegradabile, anche se la sua temperatura di fusione è di 60°c.
il PcL è un poliestere utilizzato principalmente come additivo ad altri materiali,
per aumentare la loro velocità di biodegradazione, come plastificante o per ri-
durne i costi. Viene usato nel campo medico e per pacciamatura, sacchetti per ri-
fiuti agricoli o vasi per piante. Diverse varianti di questi poliesteri biodegradabili
sono disponibili in commercio (Gross e Kalra, 2002).
Gli attributi di biodegradabilità di un materiale devono essere accompagnati da
pratiche di gestione dei residui affinché si ottenga un reale beneficio ambientale.
nel caso di beni durevoli che non richiedono biodegradabilità (per motivi di pre-
stazioni, sicurezza e durata), il ciclo di vita di queste materie plastiche dovrebbe
essere gestito con metodi come il recupero seguito da riciclo e infine da recupero
energetico (song et al, 2009).
1.2.1 - i polimeri bioframmentabili di origine petrolchimica
i polimeri bioframmentabili a base petrolchimica sono realizzati a partire da po-
limeri che non sono biodegradabili quali PE, PP, Ps, PEt e PVc. additivi pro-
degradanti vengono aggiunti alle resine polimeriche durante la fabbricazione dei
prodotti finali, per impartire la capacità di frammentarsi a fine vita. La percentuale
I Quaderni Rivista Tecnico-scientifica ambientale 15
dell’Arma dei Carabinieri