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Metodi innovativi per il monitoraggio dell’inquinamento atmosferico
Prospettive di innovazione nel monitoraggio delle sorgenti di
particolato atmosferico
FOCUS
La criticità del problema dell’inquinamento da materiale particellare
deriva sia dalla sempre maggiore consapevolezza da parte dei cittadini
riguardo alla nocività delle particelle sospese in atmosfera, sia dall’in-
troduzione di limiti di concentrazione per il PM nella legislazione co-
munitaria e nazionale. È quindi divenuto urgente e necessario ampliare
ed approfondire le conoscenze sulle sorgenti del materiale particellare,
non solo per mere finalità scientifiche di conoscenza, ma anche per una
efficace protezione della salute della popolazione esposta, ovvero per la
predisposizione di provvedimenti e piani di risanamento delle aree ur-
bane che siano il più possibile efficaci.
Le sorgenti atmosferiche di PM sono tradizionalmente suddivise in
naturali ed antropiche; queste due categorie sono caratterizzate non solo
da una differente composizione chimica (e quindi differenti effetti sul-
l’ecosistema e sulla salute umana), ma anche da una diversa possibilità di
intervento sulla concentrazione degli inquinanti. Da quest’ultimo punto
di vista è fondamentale anche la distinzione fra la componente primaria
e quella secondaria: nel caso degli inquinanti secondari il legame fra ri-
duzione delle emissioni e riduzione della concentrazione risulta, infatti,
molto più debole che nel caso degli inquinanti primari. Risulta quindi
necessario discriminare le varie componenti del materiale particellare in
atmosfera (naturale ed antropogenica, primaria e secondaria, organica
ed inorganica) ed individuare il contributo relativo delle diverse e molte-
plici sorgenti, soprattutto nelle complesse aree urbane.
Questo non facile obbiettivo può essere raggiunto mediante l’utiliz-
zo contemporaneo di più tecniche, sia analitiche che modellistiche, sta-
tistiche e di analisi dati. Il primo e fondamentale passo verso l’indivi-
duazione e la caratterizzazione delle sorgenti del materiale particellare
resta comunque costituito dall’analisi chimica delle sue componenti
principali. Un quadro complessivo e chiaro della composizione del PM
è infatti la base su cui effettuare successive elaborazioni, anche di tipo
statistico, e su cui validare eventuali simulazioni modellistiche.
Un efficace metodo per l’analisi completa dei macrocomponenti del
Anno
PM (intendendo come tali quelli la cui concentrazione atmosferica costi-
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