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Metodi innovativi per il monitoraggio dell’inquinamento atmosferico


                  La valutazione delle proprietà di rimescolamento della bassa atmo-
         FOCUS sfera può essere effettuata mediante la misura della radioattività natura-
               le dovuta alla progenie del Radon, gas radioattivo e chimicamente iner-
               te che viene emesso dal sottosuolo con un flusso che si può considera-
               re costante su una scala temporale di alcuni giorni e su una scala spazia-
               le di alcuni chilometri.
                  La concentrazione atmosferica del Radon e dei suoi prodotti di deca-
               dimento radioattivo è quindi strettamente dipendente dal potere di dilui-
               zione dell’atmosfera e la misura della radioattività naturale consente di
               acquisire informazioni sul grado di rimescolamento degli strati atmosfe-
               rici più vicini al suolo: in caso di rimescolamento convettivo o avvettivo
               l’accumulo di Radon nello strato limite è ostacolato e quindi il valore del-
               la radioattività naturale è basso e con piccole modulazioni; in caso di sta-
               bilità atmosferica l’accumulo di Radon è invece favorito ed il valore della
               radioattività naturale cresce rapidamente fino a raggiungere valori elevati.
                  Sulla base di serie storiche di dati di radioattività naturale collezionati
               nell’area di Roma, è stato possibile metter in luce la stretta relazione fra
               rimescolamento atmosferico ed episodi acuti di inquinamento, sia da
               specie primarie, ovvero che una volta emesse in atmosfera non subisco-
               no trasformazioni chimiche (benzene, monossido di carbonio), sia da
               materiale particellare e da inquinanti fotochimici (secondari). In partico-
               lare, le condizioni critiche per l’insorgenza di questi episodi sono rap-
               presentate da stabilità notturna molto intensa e ripetuta per più giorni
               consecutivi, condizione tipica del periodo estivo, e da stabilità notturna
               accompagnata da scarso rimescolamento diurno, condizione, invece, ti-
               pica del periodo invernale. A seguito di questi studi è stato possibile
               mettere a punto una serie di indici sintetici che descrivono giornalmente
               le capacità di rimescolamento della bassa atmosfera e quindi la probabi-
               lità di un evento di accumulo degli inquinanti (Perrino e altri, 2001).
                  Le Fig. 2 e 3 riportano, a titolo di esempio, la variazione temporale
               della radioattività naturale (media oraria, Fig. 2) e della concentrazione
               di PM 10 (media giornaliera, Fig. 3) durante un mese della stagione fred-
               da. In Fig. 3 in blu sono anche evidenziati i giorni in cui la stabilità at-
               mosferica ha causato il superamento dei limiti di legge per la concen-
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               trazione giornaliera (50 ug/m ).
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