Page 50 - SilvaeAnno03n08-005-005-Sommario-pagg.004.qxp
P. 50
Metodi innovativi per il monitoraggio dell’inquinamento atmosferico
La valutazione delle proprietà di rimescolamento della bassa atmo-
FOCUS sfera può essere effettuata mediante la misura della radioattività natura-
le dovuta alla progenie del Radon, gas radioattivo e chimicamente iner-
te che viene emesso dal sottosuolo con un flusso che si può considera-
re costante su una scala temporale di alcuni giorni e su una scala spazia-
le di alcuni chilometri.
La concentrazione atmosferica del Radon e dei suoi prodotti di deca-
dimento radioattivo è quindi strettamente dipendente dal potere di dilui-
zione dell’atmosfera e la misura della radioattività naturale consente di
acquisire informazioni sul grado di rimescolamento degli strati atmosfe-
rici più vicini al suolo: in caso di rimescolamento convettivo o avvettivo
l’accumulo di Radon nello strato limite è ostacolato e quindi il valore del-
la radioattività naturale è basso e con piccole modulazioni; in caso di sta-
bilità atmosferica l’accumulo di Radon è invece favorito ed il valore della
radioattività naturale cresce rapidamente fino a raggiungere valori elevati.
Sulla base di serie storiche di dati di radioattività naturale collezionati
nell’area di Roma, è stato possibile metter in luce la stretta relazione fra
rimescolamento atmosferico ed episodi acuti di inquinamento, sia da
specie primarie, ovvero che una volta emesse in atmosfera non subisco-
no trasformazioni chimiche (benzene, monossido di carbonio), sia da
materiale particellare e da inquinanti fotochimici (secondari). In partico-
lare, le condizioni critiche per l’insorgenza di questi episodi sono rap-
presentate da stabilità notturna molto intensa e ripetuta per più giorni
consecutivi, condizione tipica del periodo estivo, e da stabilità notturna
accompagnata da scarso rimescolamento diurno, condizione, invece, ti-
pica del periodo invernale. A seguito di questi studi è stato possibile
mettere a punto una serie di indici sintetici che descrivono giornalmente
le capacità di rimescolamento della bassa atmosfera e quindi la probabi-
lità di un evento di accumulo degli inquinanti (Perrino e altri, 2001).
Le Fig. 2 e 3 riportano, a titolo di esempio, la variazione temporale
della radioattività naturale (media oraria, Fig. 2) e della concentrazione
di PM 10 (media giornaliera, Fig. 3) durante un mese della stagione fred-
da. In Fig. 3 in blu sono anche evidenziati i giorni in cui la stabilità at-
mosferica ha causato il superamento dei limiti di legge per la concen-
Anno
trazione giornaliera (50 ug/m ).
3
III
-
n.
8
56 SILVÆ