Page 49 - SilvaeAnno03n08-005-005-Sommario-pagg.004.qxp
P. 49
Metodi innovativi per il monitoraggio dell’inquinamento atmosferico
granuli; il valore di resistività risultante è inversamente proporzionale
alla concentrazione del gas, collegando al sensore un opportuno circui- FOCUS
to elettronico è possibile ottenere un valore di tensione che possiamo
poi tradurre in concentrazione di gas. In presenza invece di gas ossi-
danti la reazione porta a una diminuzione degli elettroni liberi e a un
aumento della barriera di potenziale tra i granuli e quindi della resisten-
za del sensore. Dal punto di vista tecnico-costruttivo la centralina si
compone di un’unità principale molto compatta che ospita l’elettronica,
il sistema di conversione analogico-digitale, una scheda con micropro-
cessore, il modem di trasmissione dati e l’alloggiamento dei sensori; ed
una seconda sub-unità in cui è alloggiato il sistema di alimentazione. Il
software di gestione della centralina è modulabile secondo le diverse
esigenze, il campionamento dei gas viene effettuato ogni pochi secon-
di, la strumentazione è in grado di fornire un dato mediato su una base
temporale a scelta e le chiamate alla centralina per lo scarico da remoto
dei dati sono gestite in automatico da una architettura di rete dedicata.
Il monitoraggio della stabilità atmosferica
Gli eventi durante i quali l’inquinamento atmosferico assume una
particolare intensità sono il risultato della coincidenza di più fattori sfa-
vorevoli. A seconda del tipo di evento (primario, secondario, naturale)
assumono diverso peso l’elevato tasso di emissione degli inquinanti, la
durata e l’intensità dell’insolazione, i processi di trasformazione chimi-
co-fisica, la direzione di provenienza e l’intensità del vento. In tutti i ca-
si, tuttavia, un ruolo centrale è svolto dalle condizioni di rimescolamen-
to dello strato limite. La modulazione della concentrazione atmosferica
degli inquinanti nel breve periodo (ore, giorni), pari in genere a poco
più di un ordine di grandezza, è infatti per la maggior parte dovuta a
variazioni nel potere dispersivo degli strati inferiori dell’atmosfera,
mentre le variazioni nei processi di generazione ed immissione in atmo-
sfera sono in genere molto più contenute. Appare quindi particolar-
mente importante disporre di uno strumento diagnostico in grado di 8
individuare le situazioni di scarso rimescolamento atmosferico, che fa- n.
-
talmente conducono ad un incremento della concentrazione di mate- III
riale particellare e ad un peggioramento della qualità dell’aria urbana.
Anno
SILVÆ 55