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Metodi innovativi per il monitoraggio dell’inquinamento atmosferico


            granuli; il valore di resistività risultante è inversamente proporzionale
            alla concentrazione del gas, collegando al sensore un opportuno circui-  FOCUS
            to elettronico è possibile ottenere un valore di tensione che possiamo
            poi tradurre in concentrazione di gas. In presenza invece di gas ossi-
            danti la reazione porta a una diminuzione degli elettroni liberi e a un
            aumento della barriera di potenziale tra i granuli e quindi della resisten-
            za del sensore. Dal punto di vista tecnico-costruttivo la centralina si
            compone di un’unità principale molto compatta che ospita l’elettronica,
            il sistema di conversione analogico-digitale, una scheda con micropro-
            cessore, il modem di trasmissione dati e l’alloggiamento dei sensori; ed
            una seconda sub-unità in cui è alloggiato il sistema di alimentazione. Il
            software di gestione della centralina è modulabile secondo le diverse
            esigenze, il campionamento dei gas viene effettuato ogni pochi secon-
            di, la strumentazione è in grado di fornire un dato mediato su una base
            temporale a scelta e le chiamate alla centralina per lo scarico da remoto
            dei dati sono gestite in automatico da una architettura di rete dedicata.


            Il monitoraggio della stabilità atmosferica
               Gli eventi durante i quali l’inquinamento atmosferico assume una
            particolare intensità sono il risultato della coincidenza di più fattori sfa-
            vorevoli. A seconda del tipo di evento (primario, secondario, naturale)
            assumono diverso peso l’elevato tasso di emissione degli inquinanti, la
            durata e l’intensità dell’insolazione, i processi di trasformazione chimi-
            co-fisica, la direzione di provenienza e l’intensità del vento. In tutti i ca-
            si, tuttavia, un ruolo centrale è svolto dalle condizioni di rimescolamen-
            to dello strato limite. La modulazione della concentrazione atmosferica
            degli inquinanti nel breve periodo (ore, giorni), pari in genere a poco
            più di un ordine di grandezza, è infatti per la maggior parte dovuta a
            variazioni nel potere dispersivo degli strati inferiori dell’atmosfera,
            mentre le variazioni nei processi di generazione ed immissione in atmo-
            sfera sono in genere molto più contenute. Appare quindi particolar-
            mente importante disporre di uno strumento diagnostico in grado di          8
            individuare le situazioni di scarso rimescolamento atmosferico, che fa-     n.
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            talmente conducono ad un incremento della concentrazione di mate-           III
            riale particellare e ad un peggioramento della qualità dell’aria urbana.
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