Page 22 - SilvaeAnno03n08-005-005-Sommario-pagg.004.qxp
P. 22
Il ruolo dell’uomo nel riscaldamento globale
tastrofica nel 2002. Dunque non è necessariamente vero che in un
mondo più caldo aumenterebbero gli eventi estremi. La diminuzione FOCUS
della frequenza delle piene viene attribuita al fatto che gli inverni sono
diventati più miti e questo comporta che i fiumi gelino più raramente
così come il terreno sottostante. In effetti l’assenza di qualunque ten-
denza nei mesi estivi è ben correlata con il fatto che la frequenza delle
piogge intense non è cambiata negli ultimi 100 anni.
Un altro risultato interessante è un aumento della frequenza delle al-
luvioni tra il 1500 ed il 1800, cioè in piena PEG, piccola era glaciale! Gli
allarmi lanciati in occasione della piena disastrosa dell’Elba nell’agosto
del 2002 non vanno quindi attribuiti ai cambiamenti climatici.
C’è però anche un grande climatologo, il prof. Ruddiman, che affer-
ma: «guardate che l’influenza antropica sul clima non è un’esclusiva degli
anni più recenti, l’uomo interagisce con il sistema clima da secoli».
Come forse molti di voi sanno, le glaciazioni si ripetono a cicli di circa
100mila anni e di pari passo con il freddo, in modo direttamente pro-
porzionale diminuiscono anche le concentrazioni dei gas serra. Finita la
glaciazione anche i livelli dei gas risalgono. Secondo Ruddiman 20.000
anni fa, quando è terminata la glaciazione Wurmiana è accaduto un fatto
strano, il processo di crescita dell’anidride questa volta non si ferma e
negli anni successivi, a partire dal 5000 aumenta anche il metano.
Secondo il climatologo tutto è dovuto all’attività agricola dell’uomo che
ha provocato intense deforestazioni e quando l’uomo si è messo a colti-
vare il riso ha favorito anche l’aumento della concentrazione di metano
(gas appunto delle paludi). L’aumento della temperatura indotto dalle at-
tività agricole sarebbe così importante da scongiurare anche una piccola
fase glaciale in Canada (4000 anni fa)... Secondo Ruddiman la diminu-
zione dell’attività agricola dovuta a forti pestilenze ha accentuato gli ef-
fetti della PEG, piccola era glaciale verificatasi tra il 1450 ed il 1850.
A questo punto dovremmo chiederci: dove vogliamo arrivare? Va be-
ne ridurre i gas inquinanti, va bene non deforestare in eccesso, ma la po-
polazione aumenta e anche ammettendo (follia!) di riuscire a limitare le 8
nascite ad un figlio per coppia, di dimezzare i bovini e i suini, cosa do- n.
-
vremmo fare per vivere? La Terra ci è stata affidata affinché traessimo da III
lei con fatica dei frutti per il nostro sostentamento. Ammesso e concesso,
Anno
SILVÆ 27