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La desertificazione interessa quasi la metà delle terre emerse


            dagli alberi, come è stato ampiamente illustrato con rigore scientifico in
            un saggio curato da due dei massimi esperti del settore, Dov             FOCUS
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            Pasternak, professore dell’Università Ben-Gurion (Negev), e Arnold
            Schlissel, consulente dell’Unesco per le zone aride. Negli ultimi decenni
            l’incremento dell’attività umana ha provocato, in particolare nell’Africa
            subsahariana, un grave aumento del numero di terre asciutte degradate,
            strappate alla produzione di beni alimentari e alla pastorizia. Ciò nono-
            stante, le esperienze locali degli ultimi 30 anni dimostrano che, laddove
            si finanzino attività umane compatibili con l’ambiente e si piantino al-
            beri, è possibile dapprima arrestare, poi invertire questo processo che
            porta alla desertificazione. Uno degli esempi più significativi giunge
            proprio dal Niger, dove negli ultimi anni i contadini sono riusciti a re-
            cuperare all’agricoltura ben tre milioni di ettari di terreni seriamente de-
            gradati. La scala della velocità di questo fenomeno è sorprendente.
            Laddove a metà degli anni Ottanta era possibile trovare solo pochi al-
            beri, ora ce ne sono tra i 20 e i 150 per ogni ettaro. La lezione da ap-
            prendere, in definitiva, è che gli alberi non solo riparano il suolo dal so-
            le, dall’azione del vento e dal dilavamento provocato dalle acque, ma at-
            traverso l’azione dell’humus rendono gradualmente fertili terreni prima
            considerati inutilizzabili per l’agricoltura. E questo rappresenta un vero
            e proprio rovesciamento della spirale di degrado che ha caratterizzato
            gli anni Settanta e Ottanta.
               Il fenomeno della desertificazione, anche se con impatto di gran
            lunga lontano da quello registrato nelle regioni aride africane, interessa
            anche il bacino del Mediterraneo e la nostra penisola. Anche qui, per
            delineare la situazione, può essere utile fornire alcuni dati recenti: il 6
            per cento della superficie dell’Europa è costituito da terre aride; il 2 per
            cento invece è la percentuale delle terre già desertificate nel continente
            europeo; 30mila ettari di suoli ad alta fertilità sono sottoposti, ogni an-
            no in Italia, a cambio d’uso da agricolo a urbanistico; 3,7 milioni di etta-
            ri di suolo nell’Italia meridionale risultano degradati; 50mila ettari di
            bosco nel nostro paese sono, in media, percorsi da incendi. Un altro        7
            aspetto della desertificazione nell’area mediterranea è rappresentato       n.
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            dall’inevitabile pressione sugli ecosistemi naturali derivante dall’esplo-  III
            sione demografica che c’è stata negli ultimi decenni e che ci si aspetta
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