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Il fiume tradito: l’escavazione abusiva in alveo


               di iniziativa, previsto dall’art. 321 del Codice di Procedura Penale, in
         FOCUS quanto, spesso, è ipotizzabile il pericolo che la libera disponibilità di
               ogni cosa pertinente il reato possa aggravare o protrarre le conseguen-
               ze di esso.

               4. Il Corpo forestale dello Stato nel contrasto alle attività illecite
                  di escavazione in alveo
                  La presenza capillare sul territorio permette al Corpo forestale dello
               Stato di sorvegliare e monitorare costantemente ecosistemi così partico-
               lari quali sono i corsi d’acqua. Infatti, come sappiamo, la molteplicità dei
               compiti affidati al Corpo forestale dello Stato affonda le radici in una
               storia professionale dedicata alla difesa dei boschi e del territorio, nel
               tempo evolutasi fino a comprendere attività a salvaguardia delle risorse
               agro-alimentari, del patrimonio faunistico e naturalistico nazionale.
                  La recente istituzione di specifiche strutture del Corpo forestale del-
               lo Stato alle quali sono stati affidati compiti di controllo in applicazione
               delle diverse normative a tutela delle risorse naturali del nostro Paese,
               dimostrano l’impegno che il Corpo si è assunto per reprimere i reati
               ambientali. Pensiamo, nel caso specifico, alla costituzione della rete di
               nuclei investigativi di polizia ambientale e forestale che svolgono la
               propria attività di indagine nel territorio provinciale di competenza.
               Attualmente sono 75 i Nuclei investigativi di polizia ambientale e fore-
               stale del Corpo (in sigla N.I.P.A.F), coordinati, a livello centrale, dal
               Nucleo investigativo centrale di polizia ambientale e forestale (in sigla
               N.I.C.A.F), all’interno del quale è compresa anche l’Unità per le attività
               di indagine e repertazione scientifica, nuova struttura del C.F.S. creata
               per operare specifiche indagini scientifiche sui reati ambientali e com-
               prendente personale con lauree in chimica ed in scienze biologiche.
                  Grazie alla organizzazione fin qui descritta, il Corpo forestale dello
               Stato riesce a garantire un controllo del territorio costante e puntuale,
               anche quando, come nel caso dei corsi d’acqua, il contesto in cui inter-
               venire può essere complesso.
                  Dal 2003 al 2006 l’attività di contrasto del C.F.S. ai reati commessi
               a danno dei corsi d’acqua, ha permesso di rilevare, a fronte di 43.618
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               controlli (di cui 8.867 hanno riguardato persone), 452 illeciti penali e
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