Page 21 - SilvaeAnno03n07-005-005-Sommario-pagg.004.qxp
P. 21
Il fiume tradito: l’escavazione abusiva in alveo
dicembre 1933, n. 1775, che definisce come pubbliche tutte le acque
FOCUS («…sorgenti, fluenti e lacuali, anche se artificialmente estratte dal sotto-
suolo, le quali, considerate sia isolatamente per la loro portata o per
l’ampiezza del rispettivo bacino imbrifero, sia in relazione al sistema
idrografico, al quale appartengono, abbiano o acquistino attitudine ad
usi di pubblico generale interesse»), si è individuato un sistema norma-
tivo efficace di tutela delle risorse idriche del nostro Paese. Altre due
norme fondamentali come la cosiddetta Legge Galli (la Legge
36/1996) ed il D. L.vo 152/1999, relativamente agli scarichi idrici e alla
tutela delle acque, hanno rafforzato i principi di tutela di un sistema
ecologico così complesso, legato ad una risorsa, l’acqua, che deve esse-
re accessibile a tutta la collettività, prevedendo una sapiente regia pub-
blica. Si è, in particolare, rafforzata nel tempo l’interpretazione estensi-
va della giurisprudenza, che ha consentito di affermare la natura pub-
blica del “bene acqua”, comprendendo in questo concetto, oltre alle ac-
que superficiali non di minima entità e quelle sotterranee, anche sor-
genti, colatoi, fossati, ghiacciai, canali.
1. Premessa
È noto che l’acqua è essenziale per la vita e la sopravvivenza degli esse-
ri umani. La gestione di questa risorsa preziosa, in un periodo in cui la ri-
chiesta cresce esponenzialmente, deve essere regolamentata rigorosamen-
te da ogni Paese. Tuttavia, i delicati equilibri naturali che sostengono que-
sti sistemi ecologici complessi, sono minati dalle azioni dell’uomo che, so-
prattutto negli ultimi decenni, hanno contribuito a rendere sempre più li-
mitata la disponibilità di acqua in vaste aree geografiche della Terra.
Non è solo un problema di cambiamento climatico, derivante dai di-
sastri ambientali prodotti dalle società industriali, con il conseguente
avanzamento della desertificazione di ampi territori; ci sono anche
molti comportamenti dell’uomo che hanno devastato l’integrità biolo-
gica degli ecosistemi fluviali: dallo sversamento di sostanze inquinanti
nei corsi d’acqua alla captazione illecita, dall’attività selvaggia di cemen-
tificazione degli argini alla canalizzazione, dall’escavazione in alveo alla
costruzione di dighe e sbarramenti, azioni che hanno stravolto il terri-
Anno
torio, privandolo, in caso di precipitazioni, delle sue difese naturali, an-
III
-
n.
7
24 SILVÆ