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La globalizzazione e la sfida del territorio


            mensionale, e la relazione tra una coppia di individui come una linea
            che lega i punti corrispondenti».                                        FOCUS
               L’essenza di questo tipo di approccio sta nell’evidenziare proprio la
            peculiarità di questa relazione o contatto tra i diversi nodi o le diverse
            unità della rete. Coerentemente con queste premesse, l’analisi sociolo-
            gica di una rete si occupa di individuare l’importanza o la preminenza
            di un singolo attore (nozione di centralità), la vicinanza o la distanza dal
            centro (basata sulla capacità di comunicazione dei singoli attori), la
            maggiore o minore coesione della rete o di eventuali sottogruppi, il ti-
            po di relazioni stabilite all’interno, relazione che può essere positiva
            (premi) o negativa (punizione o coercizione), diretta o indiretta, più o
            meno frequente e più o meno intensa.
               È importante verificare anche se queste relazioni sono governate da
            regole esplicite e codificate oppure da un codice di comportamento in-
            formale.
               La maggior parte degli scienziati sociali sono giunti alla conclusione
            che le organizzazioni basate sulle reti - per la loro flessibilità e per il lo-
            ro intrinseco dinamismo - sono in grado di realizzare migliori perfor-
            mances e di perseguire meglio gli obiettivi, rispetto alle vecchie strutture
            gerarchiche.
               Queste conclusioni sono rafforzate dalla crescita, quasi sterminata,
            di una specifica letteratura sulle reti strutturate per gli affari.
               Una struttura reticolare è composta da tre parti: punti nodali, assi di
            collegamento e “buchi”. Questi ultimi sono le zone escluse, le aree
            isolate senza collegamento, destinate, in un mondo come il nostro do-
            ve l’imperativo fondamentale è quello di essere in “connessione”, alla
            povertà.
               Oggi l’Europa, al contempo casa comune, ma anche spietato banco
            di prova per le varie compagini nazionali che la compongono, presenta
            proprio una struttura reticolare. Il problema fondamentale è capire se il
            nostro Paese intende essere un asse di collegamento, o meglio ancora
            un nevralgico punto nodale, oppure - cosa che potrebbe accadere nel         7
            momento in cui non si riuscisse a cogliere la sfida delle grandi infra-     n.
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            strutture - un buco nero, una voragine fuori dagli assi dello sviluppo. E   III
            per superare questa dicotomia è fondamentale comprendere quale pos-
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