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L’affaire minerali: in Italia l’oro blu è quello con le bollicine
Se la nuova domanda accomuna più o meno tutti i Paesi del vecchio
continente, la risposta che viene data è molto differenziata. FOCUS
Anche in questo, come in molti altri casi, l’Italia ha sviluppato una
formula tutta sua, una formula unica che non ha pari al mondo.
Di fronte alla percezione - una certezza per i più - che l’ambiente è
sempre più inquinato, e che questo inquinamento certo non può che ri-
guardare anche l’acqua, molti hanno trovato consolazione e refrigerio
chiudendo il rubinetto di casa e rivolgendo la propria attenzione all’ac-
qua in bottiglia, garantita dall’industria come buona, salubre e igienica.
Questo perché in Italia di acqua minerale ce n’è, e pure molta. Siamo in
pressione positiva, consumiamo molto, moltissimo, ma le importazioni
quasi non esistono.
Dire “garantita dall’industria” è certamente riduttivo e parzialmente
scorretto, perché in effetti l’acqua minerale è uno dei prodotti più natu-
rali che abbiamo a disposizione. Naturalmente naturale, per dirla con le
parole del surreale Campanile, che a questa importantissima risorsa de-
dicò un simpatico sketch.
Per chiudere il cerchio e per non lasciare dubbi, torniamo a dire che
nell’acqua minerale di industriale c’è davvero poco: prelievo, imbotti-
gliamento e distribuzione. Tutto il resto lo fa la natura. Il tono polemi-
co rivolto al mondo delle grandi aziende si riferisce al fatto che - con-
vinzione condivisa da molti - gli italiani non hanno scoperto da soli di
avere a disposizione risorse acquifere profonde di così alta qualità, po-
co o per nulla sensibili all’inquinamento globale, ma al fatto che un
marketing molto aggressivo ha cavalcato la demonizzazione dell’acqua
di rete, proponendo come soluzione l’acqua in bottiglia. C’è del vero,
ma solo in parte.
È vero, comunque, che la qualità spesso bassa delle acque che giun-
gono al rubinetto, non tanto dal punto di vista chimico-fisico, quanto
da quello organolettico (sapore di cloro, forte presenza di calcare, “pe-
santezza” ), hanno aiutato non poco le industrie a orientare il consuma-
tore verso un prodotto che ha nel sapore gradevole e nella igienicità i 6
maggiori punti di forza. Anzi, il sapore specifico, insieme al prezzo - n.
parliamo di primo prezzo - risultano essere gli elementi maggiormente fi- - II
delizzanti nelle scelte del consumatore.
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