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Diritto di accesso e privacy: il contesto applicativo delle Forze di Polizia


               equilibrato bilanciamento con gli opposti interessi sottesi al diritto alla
               riservatezza.
                  Com’è noto, il legislatore, sia a livello nazionale che comunitario, ha
               inciso, negli ultimi tempi, in maniera rilevante sul modus operandi della
               P.A., attraverso un insieme di norme che la rendono più consona ai ca-
               noni propri di un pubblico potere all’interno di uno Stato democratico.
               Tali interventi, ed in particolar modo la legge 7 agosto 1990 n. 241 mi-
                                                                                 2
               ra ad informare l’operato della P.A., oltre che ai principi costituzionali
               di legalità, imparzialità e buona amministrazione, anche al nuovo prin-
               cipio di trasparenza; principio che, reso realtà vivente ed operativa al-
               l’interno dell’ordinamento, avrebbe dovuto dare una nuova configura-
               zione al rapporto con i cittadini.
                  Questi ultimi attraverso la possibilità concessa dalla legge di control-
               lare la conformità dell’attività amministrativa all’ordinamento ed all’in-
               teresse pubblico, possono divenire compartecipi dell’azione ammini-
               strativa. Ciò ha comportato una profonda rivoluzione, sia sul piano
               soggettivo dei rapporti fra cittadini ed amministrazione che su quello
               oggettivo dei modelli organizzativi dell’attività della stessa amministra-
               zione; infatti, si è delineato un totale mutamento di prospettiva ed un
               capovolgimento radicale nell’ambito del rapporto tra segretezza e pub-
               blicità dell’azione amministrativa: la pubblicità viene posta come rego-
               la, mentre la segretezza è divenuta l’eccezione.
                  Il cittadino, presente in modo attivo e partecipe nel procedimento,
               può così promuovere ed assicurare l’imparzialità e il buon andamento,
               nonché l’efficacia e l’efficienza dell’azione amministrativa. Tale capilla-
               re controllo dal basso dell’attività amministrativa, in linea con una con-
               cezione democratica dei rapporti tra cittadino e P.A., garantisce corret-
               tezza ed imparzialità.
                  La previsione del diritto di accesso agli atti amministrativi si con-
               fronta, però, con l’esistenza e la rilevanza di situazioni soggettive indi-
               viduali e collettive altrettanto degne di tutela, quale la riservatezza dei
               soggetti coinvolti nelle vicende che, di volta in volta, possono divenire
               oggetto di conoscenza o divulgazione. Il legislatore, pertanto, è nuova-
               mente intervenuto in materia, apportando modifiche ed integrazioni al-
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               la legge 241/90 e cercando di rivedere la disciplina del diritto di acces-
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