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La gestione in Italia delle risorse idriche


               tanto, dovrebbe fare parte integrante dei sistemi di pianificazione e ge-

         FOCUS  stione delle risorse idriche; dovrebbero essere sviluppati adeguati siste-
               mi di supporto alle decisioni capaci di assicurare quella necessaria tem-
               pestività di risposta sia agli eventi estremi improvvisi sia alle modifiche
               di medio e lungo termine degli assetti fisici, economici e sociali.
                  Siffatti sistemi dovrebbero inoltre essere in grado di simulare, con
               congruo anticipo, i diversi possibili scenari che possono configurarsi, sia
               per quanto riguarda la disponibilità delle risorse (per le modificazioni cli-
               matiche o per possibili gravi disfunzionalità di importanti infrastrutture)
               sia per quanto attiene al governo della domanda (rapida fluttuazione del-
               la stessa da parte dei settori produttivi - agricoltura ed industria - a causa
               di assetti diversi dell’economia e/o del mercato) ed essere in grado di va-
               lutare, in maniera integrata ed integrale, gli impatti delle diverse alternati-
               ve operative da attivare in presenza dei vari scenari ipotizzati nell’ottica di
               definire processi ottimali di gestione delle crisi idriche (Figura 4).
                  Modellare la sostenibilità nella programmazione degli usi plurimi del-
               l’acqua richiede quindi, prioritariamente, di specificare le interrelazioni
               correnti tra detti usi e le relative conseguenze nel breve, medio e lungo
               periodo, combinando la disponibilità attuale e quella futura con la relati-
               va idroesigenza in un sistema coerente, tenendo conto degli “scambi” di
               costi e di benefici tra diversi orizzonti temporali (Figure 3 e 4).
                  La conoscenza dei sistemi idrici richiede di essere approfondita sulla
               base di specifici criteri di “performance” in relazione a scenari multipli
               ipotizzabili. Fondamentali risultano i criteri dell’“affidabilità” (frequen-
               za con la quale può generarsi una crisi), della “resilienza” (velocità di re-
               cupero alla normalità dallo stato di crisi) e della “vulnerabilità” (gravità
               di effetti prodotti da una crisi).
                  In assenza di un sufficiente livello di conoscenza e degli adeguati
               strumenti operativi di governo della domanda e dell’offerta della risor-
               sa idrica risulta molto significativa l’identificazione di probabilità di ac-
               cadimento della crisi (come quelle registrate negli ultimi anni) e di rela-
               tive conseguenze.
                  In tale ambito la presenza di un soggetto regolatore, munito di ido-
               nei poteri e di necessaria autonomia funzionale, con il compito di vigi-
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               lare non solo sugli aspetti economici dei servizi idrici ma anche su quel-
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