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La gestione in Italia delle risorse idriche
Figura 2 - Distribuzione regionale della disponibilità idrica
potenzialmente utilizzabile in percentuali (a) e in m /anno/capite (b) FOCUS
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(Fonte: IRSA, CNR, 1999)
A causa della mancanza di un catasto accurato ed aggiornato sulle ri-
sorse idriche, di numerosi prelievi abusivi e di una vera e propria di-
spersione delle competenze tra le varie istituzioni preposte al controllo
della risorsa idrica, in Italia è molto difficile poter stabilire in modo ac-
curato i consumi idrici.
Si stima che il prelievo idrico varia tra 40 e 56 Mld m /anno con un
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valore medio di ca. 51,8 Mld m /anno (IRSA, CNR, 1999). Questo vo-
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lume rappresenta il 31% delle risorse disponibili ed è notevolmente su-
periore alla media europea, che si attesta su un valore di circa il 20%. Il
prelievo idrico pro capite (ca. 910 m /anno) è il più alto in Europa (la
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media europea è di 659 m /anno) e, nel bacino del Mediterraneo, è pa-
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ragonabile soltanto con l’Egitto, paese decisamente esposto a condizio- 6 n.
ni climatiche molto più sfavorevoli. -
La maggior parte dei prelievi (ca. 39,7 Mld m /anno) avviene da II
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