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La lezione di Aldo Leopold e le prospettive in Italia dell’etica ambientale
les pays scandinaves qu’a surgi, depuis les années 1970, une réflexion
morale sur les rapports de l’homme à son environnement naturel. La
France et les nations latines sont demeurées, pour l’essentiel, à l’écart de
ce mouvement qu’elles traitent avec un mélange d’ironie et de suspi-
cion, y voyant au mieux un insulte à la raison et au progrès technique,
au pis une tentative réactionnaire de saper l’universalité des ideaux des
Lumières et des droits imprescriptibles attachés à la personne humaine.
[È principalmente negli Stati Uniti, in Australia, in Germania e nei pae-
si scandinavi che è sorta, a partire dagli anni Settanta, una riflessione
morale sui rapporti tra l’uomo e il suo ambiente naturale. La Francia e i
paesi latini sono rimasti, sostanzialmente, estranei a questo movimento
trattandolo con un misto di ironia e di sospetto, vedendovi, nel caso
delle critiche più positive, un insulto alla ragione e al progresso tecnico,
nel caso delle critiche più dure, un tentativo reazionario di distruggere
l’universalità degli ideali dei Lumi e dei diritti imprescrittibili attribuiti
alla persona umana]. 2
Certo, in questa affermazione c’è del vero. Giustamente Descola so-
stiene che anche i Paesi scandinavi e la Germania hanno dato il loro
contributo alla nascita dell’etica ambientale. E tuttavia ritengo che il
suo giudizio vada precisato e discusso, per quel che riguarda ciò che ac-
caduto tra noi continentali, e soprattutto tra noi continentali che vivia-
mo sulle sponde del Mediterraneo. Nelle nostre filosofie non troviamo
solo critiche o resistenze al “ri-fidanzamento” di uomo e natura verso
cui l’etica ambientale ci conduce.
A tal fine, nella seconda parte del mio contributo, abbozzerò un pri-
mo, sommario sondaggio sullo stato della questione in Italia, per quan-
to riguarda l’incontro di filosofia e ambiente. Senza dubbio, più che di
fronte a edifici concettuali già consolidati, a influenti posizioni accade-
miche ben definite, a larga presenza nell’editoria e a diffusa circolazio-
ne di tali idee nell’ambito del dibattito pubblico e del senso comune
condiviso, abbiamo a che fare con fasi di progettazione concettuale più
o meno avanzate, con sondaggi in vista della possibile apertura di nuovi
cantieri di idee.
Nonostante tutto, però, in Italia è già cominciata una felice stagione 6 n.
nella quale - è questa la tesi che intendo argomentare e la scommessa -
sul futuro che mi sento di poter ragionevolmente azzardare - assistere- II
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