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Un lavoro di squadra aperto al contributo di tutti
non sono governate con una logica di piena collaborazione, che ricono-
sce obiettivi validi per tutti, dove la vittoria di ciascuno è la propria vit- FOCUS
toria, dove il buon risultato del sistema è il nostro buon risultato.
Questa logica, con il Corpo forestale dello Stato, non ha mai avuto
momenti di flessione o di ripensamento, ed è servita a modello per
estendere protocolli di collaborazione piena con tutti gli altri soggetti
che partecipano a questo sforzo collettivo nazionale in difesa di una
parte importante del nostro patrimonio naturalistico ed ambientale. Da
questo modello di partecipazione e di condivisione in ogni fase, nella
preparazione delle campagne, nella gestione e nella fase dei bilanci e dei
consuntivi, ha tratto origine, tra l’altro, anche la decisione del Corpo fo-
restale di potenziare la propria flotta aerea con l’acquisto di elicotteri S-
64 Erickson, dei quali insieme abbiamo potuto constatare l’efficacia
nell’attività di spegnimento. È una decisione, questa, che il
Dipartimento valuta con particolare favore, perché rappresenta non so-
lo un modo per potenziare la flotta aerea impiegabile nelle campagne
annuali, ma anche e soprattutto perché diventa occasione per formare
una nuova leva di elicotteristi italiani esperti nell’uso di queste macchi-
ne, che come tutti i mezzi di particolare potenza richiedono piloti raffi-
nati e con grande esperienza, per riuscire a sfruttarne appieno le poten-
zialità. Sono sicuro che anche gli elicotteristi del Corpo che opereranno
sui nuovi Erickson saranno presto conosciuti per nome, entrando a pie-
no titolo nella squadra che dà vita alla lotta AIB.
Resta una considerazione da fare. Nonostante i miglioramenti in-
dubbi che il sistema nazionale di Protezione Civile ha saputo esprime-
re, in termini di rapidità di intervento e di riduzione della superficie me-
dia bruciata per ogni incendio, nonostante la dedizione di tante perso-
ne, che della lotta agli incendi boschivi hanno fatto una ragione di vita
e non solo un lavoro (espresso peraltro a livelli di professionalità che
anche gli altri Paesi europei ci invidiano), il numero medio degli incen-
di che ogni anno minacciano il nostro “giardino di casa”, rappresentato
dalle aree forestali e boschive, tende a non diminuire in modo sensibile. 5
Sapendo ormai con certezza che la stragrande maggioranza dei foco- n.
lai ha origine dolosa, dobbiamo interrogarci su come andare avanti, per - II
non trovarci nella spiacevole e alla lunga insostenibile posizione di chi
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