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Un lavoro di squadra aperto al contributo di tutti
dal Corpo, dal Dipartimento e da molte associazioni di volontariato -
cito qui volentieri Legambiente, che ormai da anni organizza una cam- FOCUS
pagna di sensibilizzazione particolarmente coinvolgente, dedicata
espressamente al tema degli incendi boschivi, che registra la partecipa-
zione di quantità crescenti di amministrazioni locali, forze di protezio-
ne civile e soprattutto di giovani - è sempre stata generosa ed entusiasti-
ca. Prendiamone atto, considerando i giovani come nostri principali al-
leati sul piano culturale: sono loro infatti gli unici soggetti che possono
arrivare ad esprimere con efficacia “interessi” di conservazione, di sal-
vaguardia, di difesa della bellezza che ci circonda, abbastanza forti da
contrapporsi agli interessi speculativi e di bassissimo profilo di quanti
contano di migliorare la loro vita distruggendo col fuoco una risorsa
importante per la vita di tutti.
Resta infine il versante dell’allargamento della rete del sistema nazio-
nale, che deve trovare le motivazioni e l’energia per coinvolgere sempre
di più le amministrazioni regionali, provinciali e comunali. È soprattut-
to a livello dei Comuni che dobbiamo proporci di stringere e rinsaldare
alleanze, rapporti, collaborazioni, piani di lavoro e di crescita, iniziative
di sensibilizzazione e di preparazione di uomini e mezzi all’altezza del-
la sfida che dobbiamo vincere. Sappiamo che in molti Comuni non si la-
vora abbastanza per la prevenzione degli incendi della vegetazione, so-
vente trascurando anche attività obbligatorie per legge; sappiamo che
spesso gli incendiari trovano, nelle comunità colpite, un eccesso di
comprensione. Denunciare questi fenomeni è doveroso, ma sappiamo
che non basta, se accanto al giudizio necessariamente severo non af-
fianchiamo una capacità di proposta e una disponibilità all’aiuto concre-
to e puntuale, indispensabili per dare forza a quanti sarebbero disposti
a fare di più, ma trovano nell’isolamento, nell’insensibilità, nella scarsi-
tà di stimoli e di sanzioni positive una buona ragione per rassegnarsi e
non agire.
Questo è un lavoro che non si fa solamente volando con i Canadair
o con gli Erickson, ma che si sviluppa nell’impegno quotidiano, costan- 5
te, testardo direi, di ognuno di noi ogni giorno dell’anno, ciascuno nel n.
suo territorio, nel posto dove vive e lavora. Ma è un lavoro altrettanto - II
indispensabile di quello che ci impegna durante le campagne, quando è
Anno
SILVÆ 41