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Il sopralluogo e l’analisi di laboratorio sugli incendi boschivi: entra in azione il Nucleo Investigativo Antincendio Boschivi
impronte papillari latenti o semi latenti: costituite per lo più da essudato
FOCUS umano, necessitano di accertamenti con tecniche fisiche e/o chimiche
che rendano le stesse visibili e fotografabili.
Per l’effettuazione di tali analisi e caratterizzazioni chimico-biologiche,
oltre alla collaborazione con il Servizio di Polizia Scientifica della Polizia
di Stato, dal 2003, è attiva una Convenzione tra il Corpo forestale ed il
Consiglio Nazionale delle Ricerche (C.N.R.) di Padova - Servizio Analisi
Chimiche Applicate (S.A.C.A.). Come indicato nello schema riportato in
Fig. 10, le strutture operative del Corpo forestale conferiscono i reperti
per l’effettuazione delle analisi chimiche e per la caratterizzazione dei re-
sidui di ordigno al C.N.R. di Padova, direttamente o tramite il N.I.A.B., e
comunque sempre previo coordinamento con il N.I.A.B. stesso.
Qualora sia invece necessario procedere alle analisi biologiche e alla
ricerca di impronte, i reperti vengono conferiti al N.I.A.B. per le analisi
a cura del Servizio di Polizia Scientifica di Roma.
Grazie all’organizzazione sopradescritta, il Corpo forestale dello
Stato ha specializzato e potenziato notevolmente la propria azione in-
vestigativa nel settore degli incendi boschivi, ricevendo apprezzamento
sul campo da parte dell’Autorità giudiziaria, che si è tradotto nella con-
danna di imputati anche in periodi non a rischio di incendio boschivo.
Anno
II
Figura 10 - Schema di acquisizione dei campioni per le analisi
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