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Il sopralluogo e l’analisi di laboratorio sugli incendi boschivi: entra in azione il Nucleo Investigativo Antincendio Boschivi
91, 105 e 119 = frammenti componenti aromatici).
Le altre tecniche strumentali generalmente utilizzate per completare, FOCUS
in questi casi, il quadro analitico investigativo sono la microscopia ottica, la
microscopia elettronica a scansione (S.E.M.) e la spettrometria ad emissione a pla-
sma (ICP ottico).
Si fa ricorso, invece, alle analisi biologiche per ricercare, ad esempio, in
un mozzicone di sigaretta, rinvenuto incombusto o parzialmente com-
busto sul luogo dell’incendio, il DNA (acido desossiribonucleico), molecola
responsabile della trasmissione e dell’espressione dei caratteri ereditari,
presente nei cromosomi di tutti gli organismi viventi, tranne alcuni vi-
rus. Il test di identificazione attraverso il DNA si basa sull’unicità asso-
luta del DNA di ciascun individuo e sul fatto che i due filamenti di cui
è costituita la sua molecola, separati, si ricombinano disponendosi esat-
tamente come prima.
Altra analisi di laboratorio cui il Corpo forestale dello Stato fa ricor-
so nelle investigazioni sugli incendi boschivi è la ricerca delle impronte.
Le impronte papillari presenti sul palmo delle mani e sulla pianta dei
piedi sono infatti una caratteristica umana individuale: si tratta di dise-
gni caratteristici formati da “creste papillari”, separate da “solchi” pre-
senti sull’epidermide dei polpastrelli (impronte digitali) o del palmo della
mano (impronte palmari) e della pianta del piede (impronta plantare).
La formazione del disegno delle linee papillari è casuale (non geneti-
co) per cui anche tra i gemelli omozigoti le impronte sono differenti. I
punti caratteristici necessari per identificare un’impronta sono, in Italia,
in Francia ed in Gran Bretagna 16-17, in Svizzera 12 tranne nel
Cantone di Ginevra dove sono sufficienti 8 punti come in India e in
Sudafrica.
Si parla di impronte papillari indiziarie nel caso di:
impronte papillari visibili: a) ottenute per deposizione di sostanze (grasso,
inchiostro, ecc.). In questo caso sono dette positive perché rappresenta-
no la morfologia delle creste papillari; b) ottenute per asportazione di
sostanze (polvere, vernice, ecc.). In questo caso sono dette negative 5
perché rappresentano la morfologia dei solchi; n.
impronte papillari in calco: ottenute per modificazione del supporto plasti- - II
co (stucco, gomma americana, ecc.);
Anno
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