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Il sistema delle aree protette per la conservazione della biodiversità
habitat e di ciò si occupano i programmi CORINE-biotipi ed EECO-
NET anche allo scopo di assicurare, nell’ambito delle aree protette eu-
ropee, la creazione di corridoi ecologici per garantire la necessaria dif-
fusione delle specie animali e vegetali a fronte di eventuali modificazio-
ni climatiche dovute, in particolare, all’innalzamento della temperatura.
Una inquadratura del Parco nazionale d’Abruzzo (foto S. Azzarello NPA/CFS)
Le zone di protezione speciale (ZPS) sono designate ai sensi della di-
rettiva 79/409/Cee e sono costituite da territori idonei per estensione
e/o localizzazione geografica alla conservazione delle specie di uccelli
di cui all’allegato I della citata direttiva, concernente la conservazione
degli uccelli selvatici.
Tali aree, unitamente ai siti di importanza comunitaria (SIC) previsti
dalla direttiva “Habitat”, entrano a far parte della citata rete europea di
aree protette denominata “Natura 2000”.
Le zone speciali di conservazione (ZSC) sono designate ai sensi del-
la direttiva 92/43/Cee e sono costituite da aree naturali, geografica-
mente definite e con superficie delimitata, che:
a) contengono zone terrestri o acquatiche che si distinguono gra- 4
zie alle loro caratteristiche geografiche, abiotiche e biotiche, na- n.
turali o seminaturali (habitat naturali) e che contribuiscono in - II
modo significativo a conservare, o ripristinare, un tipo di habitat
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