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Il sistema delle aree protette per la conservazione della biodiversità
nell’Agenda 21 di Rio de Janeiro istituendo rispettivamente uno stru-
mento finanziario per l’ambiente e la classificazione delle specie e degli
habitat minacciati.
In particolare, il LIFE finanzia una serie di azioni nell’Ue riassumibi-
li nei seguenti settori di intervento: promozione dello sviluppo sosteni-
bile e della qualità dell’ambiente, tutela degli habitat e della natura,
strutture e servizi amministrativi per l’ambiente, educazione, formazio-
ne e informazione ambientale.
Tale direttiva ha introdotto importanti novità concettuali nella “con-
servazione della natura” che deve tradursi non soltanto nella semplice e
rigida imposizione delle prescrizioni vincolistiche ma deve efficace-
mente raccordarsi a programmi e progetti di gestione attiva con inter-
venti finalizzati con la creazione di una rete ecologica coerente di zone
speciali di conservazione, chiamata “Natura 2000”.
Nell’ambito di tali strumenti comunitari per l’ambiente si inserisce
il progetto Bioitaly italiano che è in linea con le raccomandazioni della
Convenzione sulla biodiversità perché mira a realizzare l’inventario
delle risorse biologiche nazionali. Alla base di tale progetto vi è il sup-
porto della realizzazione della Carta della Natura e della Carta
Forestale, documenti nei quali confluiranno le informazioni aggiorna-
te sul patrimonio naturalistico italiano e referenziate tramite i sistemi
informativi territoriali.
Le informazioni naturalistiche desunte da tali sistemi informativi per-
metteranno così l’allestimento dell’elenco di aree di particolare interesse
ambientale che hanno un ruolo fondamentale per la conservazione della
biodiversità del nostro Paese (specie animali e vegetali, habitat, paesaggi).
Queste zone così individuate diventeranno siti di “Natura 2000” ov-
vero entreranno a far parte della rete ecologica di aree protette che
I’UE intende realizzare, su base biogeografica, per assicurare la conser-
vazione della biodiversità in ambito europeo. In tal modo si rafforza il
fondamentale concetto che gli spazi protetti non devono essere più in-
dipendenti l’uno dall’altro ma essere integrati in sistemi geografici in-
terconnessi così come già avvenuto nel 1976 per la costituzione della
rete europea di riserve biogenetiche. Tale approccio metodologico alla
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conservazione degli ecosistemi implica una maggiore conoscenza degli
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