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Il rapporto dell’uomo con la natura nella concezione biblica e filosofica
Se prima l’uomo era considerato parte integrante della natura, ora
esso (pensiero) è separato dal mondo che non ha più una sua persona- FOCUS
lità.
Mentre prima c’era un mondo con tante sostanze, con tante cose,
con Cartesio si hanno solo due realtà qualitativamente differenti: il pen-
siero o “res cogitans” e tutto il resto “res extensa” (natura animale, vegeta-
le, corpo dell’uomo, ecc.).
Queste due realtà sono autonome fra loro: il pensiero è pura sogget-
tività, inteso come pura autoevidenza del soggetto umano, inesteso,
spirituale, libero; la “res extensa” è materia, estensione priva di qualità e
totalmente sottomessa a meccanismi.
Quindi gli animali sono automi e la vita è “funzionamento” di un
meccanismo: la reazione di un animale ferito è semplicemente di tipo
meccanico. L’uomo non ha rapporto diretto con il mondo, ma la pos-
sibilità del dominio razionale e tecnico dell’uomo è senza limiti.
Nel Medioevo, tutta la realtà era ritenuta compiuta e già esistente,
con Cartesio l’uomo deve dubitare di tutto e cioè dell’esistenza di qual-
siasi cosa. Quale soggetto pensante, in quanto pensa, l’uomo esiste:
autoevidenza del soggetto pensante.
Per tutto il resto, con l’autonomia della ragione si ha la piena capa-
cità di giungere al vero.
Nel XV secolo, con la rivoluzione scientifica si ha anche la rivolu-
zione astronomica che modifica radicalmente la visione cosmologica
precedente che si basava sulla centralità e sulla immobilità della Terra
(geocentrismo) e sul moto circolare uniforme dei corpi celesti intorno
ad essa. Fino al XV secolo il cosmo era visto come una realtà in cui
Terra e Cielo rappresentavano i poli fondamentali, ai quali gli astri ed i
pianeti facevano da sfondo.
La nuova concezione astronomica di Copernico mette il Sole al cen-
tro dell’universo (eliocentrismo) ed attribuisce alla Terra un movimen-
to di rotazione.
L’uomo ha sentito l’esigenza di rivalutare la propria posizione nel
nuovo schema cosmico e questo può anche motivare la svolta del pen- .3
siero filosofico verso il razionalismo. oI-n
La filosofia (del metodo) ed il razionalismo nascono quando l’uomo n
n
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