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Il rapporto dell’uomo con la natura nella concezione biblica e filosofica


            verità metafisica è assoluta.
               Si sviluppa il meccanicismo ed il razionalismo e con Hoffer anche lo   FOCUS
            spirito umano è corporeo.
               La scienza, ed in particolare quella matematica, occupa lo spazio
            della filosofia nel processo conoscitivo: «ciò che è esteso è materiale e
            conoscibile».
               La totalità della natura è dunque un insieme ordinato da corpi, di cui
            non si coglie l’essenza e la finalità ultima.
               La scienza consiste proprio nello stabilire i rapporti fra le cose osser-
            vabili e poi ordinarli in un sistema.
               L’evoluzione o l’involuzione dell’indirizzo filosofico è caratterizzata
            in generale dalla negazione della verità assoluta e dalla tendenza a veri-
            ficare ogni “fatto” (empirismo moderno).
               Il ruolo della ragione non viene negato, ma viene ridimensionato alle
            reali possibilità della conoscenza umana: «la ragione può solo elabora-
            re il materiale fornito dall’esperienza».
               Con Newton continua l’affermazione della scienza che influenza il
            pensiero degli Illuministi e di Kant e rafforza il suo tentativo di spiega-
            re la complessità del reale, in base a pochi principi.
               Partendo dalla legge di gravitazione che ha fornito la spiegazione dei
            moti dei corpi celesti e del movimento di rivoluzione della Terra,
            Newton riteneva che «la base fondamentale della sua meccanica sareb-
            be giunta con il tempo a fornire la chiave per la comprensione di tutti
            i fenomeni» (A. Einstein).
               Con Newton il rapporto uomo-natura cambia, perché la natura è
            autonoma con le sue leggi e l’uomo ha il dovere di osservarla e scoprir-
            ne i meccanismi che la regolano.
               Il periodo illuministico è contrassegnato dall’interesse per le scien-
            ze naturali e per la filosofia naturalistica fondata sulla fisica newtonia-
            na. Kant, partendo da una posizione di privilegio che gli consente di
            vedere un parziale fallimento della filosofia razionalistica e dall’altra
            parte di constatare che gli empirismi non erano riusciti nel loro fine di
            scoprire i principi universali e necessari attenendosi ai dati dell’espe-    .3
            rienza particolare e contingente, ritiene che il problema è quello di        oI-n
            giungere ad una scienza universale necessaria, ma anche concreta e           n
                                                                                         n
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