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Il senso di responsabilità al centro della nuova ecologia
«Giunti alla conclusione di queste due intense giornate di lavoro,
FOCUS sento il bisogno di partecipare a ciascuno di voi il sentimento della mia
più viva gratitudine per la vostra appassionata partecipazione, per i
vostri qualificati contributi, per la testimonianza offerta nell’esercizio di
una responsabilità che, pur in presenza di posizioni diverse, ha dato
espressione a un dialogo fecondo e rispettoso.
Ringrazio soprattutto coloro che hanno presieduto le varie sessioni
di lavoro del nostro Seminario e coloro che hanno introdotto i vari
argomenti trattati. Un grazie particolare ai Ministri del Governo italia-
no che sono intervenuti, fornendo contributi non di circostanza.
Devo confessarvi che temevo non poco che anche il nostro
Seminario fosse vittima del clima di animosità e di contrapposizione
ideologica che spesso caratterizza il confronto sugli OGM. Grazie a voi,
così non è stato; devo anzi dire che per tutto il tempo in cui siamo stati
occupati si è respirato un clima di pacatezza e di reciproco ascolto.
In questa particolare circostanza, la Chiesa, che, come ognuno di voi
ben conosce, ha solitamente l’attitudine a proporsi come maestra, si è
fatta invece vostra allieva, attenta e diligente nell’ascoltare e nell’impa-
rare da voi. Il prestare ascolto e attenzione a quanto è scoperto dalla
ricerca scientifica, a quanto è promosso dagli organismi produttivi, a
quanto è valutato dalle associazioni della società civile, a quanto è deci-
so, ai diversi livelli, dai responsabili politici, è, per la Chiesa, una delle
condizioni ineludibili per l’esercizio di quel discernimento religioso,
etico-culturale e pastorale che fa parte dei suoi doveri. Arrivati alla con-
clusione dei nostri lavori, posso affermare che questa impostazione
metodologica è risultata particolarmente efficace per affrontare la
tematica, complessa e difficile, degli OGM; tale metodologia, infatti, ci
ha permesso di raccogliere il massimo delle informazioni che ci con-
sentiranno di non rischiare quei “cortocircuiti” in cui spesso incorrono
coloro che, nell’approccio agli OGM, o peccano per un deficit di cono-
scenza o per un eccesso di pregiudizio.
Il Seminario è stato un primo momento di studio dentro un itinera-
rio che la Santa Sede intende, con prudenza, serenità e nella verità, per-
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correre per venire incontro a molteplici e diffuse attese presenti nella
Chiesa, nel mondo scientifico e, in genere, nella nostra società.
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