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Il senso di responsabilità al centro della nuova ecologia


               Per la sua costante attività in favore delle pacifiche e proficue rela-
            zioni tra i popoli, della promozione umana e della cultura, al Card.      FOCUS
            Martino sono state conferite numerose lauree honoris causa ed onorifi-
            cenze.
               Da Giovanni Paolo II creato e pubblicato Cardinale nel Concistoro
            del 21 ottobre 2003, Diacono di S. Francesco di Paola ai Monti, a
            Roma.
               È Membro della Congregazione per l’Evangelizzazione dei Popoli;
            del Pontificio Consiglio “Cor Unum”; dell’Amministrazione del
            Patrimonio della Sede Apostolica; della Pontificia Commissione per lo
            Stato della Città del Vaticano.

            Eminenza, appare sempre più forte l’impegno della Chiesa per la
            difesa dell’ambiente. Come si lega questa attenzione alle cose
            della natura con la tradizione cristiana?
               La natura è frutto dell’opera di Dio e come tale è depositaria di un
            tesoro di sacralità che va preservato. Ma ancor di più la Chiesa intende
            difendere l’uomo, prima creatura divina, al quale è destinato il compito
            di rendere l’ambiente propizio per la sua esistenza, secondo un proget-
            to promana direttamente da Dio.


            Una visione dunque antropocentrica…
               La Chiesa non condivide la visione della natura di carattere biocen-
            trico; va sottolineata la diretta responsabiltà sulla natura da parte del-
            l’uomo. Tale responsabilità deriva dall’essere stato creato a immagine e
            somiglianza di Dio. L’uomo deve essere il responsabile della sua casa.


            Ma questa non assolve la scienza, così invasiva nei confronti
            della natura?
               Tutt’altro. La scienza e la tecnica sono espressione dell’ingegno
            umano e strumenti indispensabili per conoscere e trasformare la natu-
            ra. Ma proprio una visione antropocentrica costringe la scienza ad
            accettare in pieno le proprie responsabilità: ogni applicazione scientifi-   .3
            ca deve considerare centrale il rispetto dell’uomo e degli altri esseri      oI-n
            viventi e svolgersi sulla base dell’originaria donazione da parte di Dio.
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