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Evoluzione del progesso tecnico e impatto sulla tutela ambientale
lungo periodo e poi considerare che i problemi coinvolti possono (e
devono) essere studiati da una doppia angolazione. Da un lato infatti
l’impatto ambientale dell’attività economica dipende dal tipo di pro-
gresso tecnico in uso e dalla direzione della sua evoluzione e, dall’altro,
le tipologie di intervento pubblico messe in atto (o non messe in atto)
per la protezione ambientale, influiscono proprio sull’evoluzione del
progresso tecnico. Tutto ciò “complica” certamente l’analisi economi-
ca ma è anche ciò che la rende affascinante.
La crescita economica (intesa come crescita del Prodotto Interno
Lordo pro capite) e della popolazione esercitano grande pressione sul-
l’ambiente e le risorse naturali. La crescita del reddito pro capite che ha
caratterizzato la storia passata solleva due domande fondamentali,
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l’una relativa alle ragioni che l’hanno determinata e l’altra alle possibili-
tà che possa persistere. A nessuna di queste domande l’economista può
compiutamente rispondere ma ad entrambe può dare una risposta ten-
tativa e parziale, facendo riferimento al progresso tecnico.
Il progresso tecnico è certamente una fonte della crescita economi-
ca ed è anche l’unico elemento sul quale possano basarsi le aspettative
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ottimistiche della sua persistenza futura. In assenza di progresso tecni-
co si avvererebbero le previsioni catastrofiche già ampiamente alla
ribalta negli anni ’70 e confluite nel noto libretto The limits to growth del
1972. Basta fare l’assunzione di risorse naturali date (il “global village”
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nel linguaggio odierno, o la “navicella spaziale” secondo l’espressione
di Boulding 1966) e di popolazione (esponenzialmente) crescente, per
immaginare un tempo futuro (più o meno lontano) al quale il meccani-
smo si arresta. Se e come la disponibilità di risorse naturali possa spie-
gare la crescita e l’indisponibilità determinarne l’arresto, sono questio-
ni ancor oggi ampiamente dibattute.
Le caratteristiche del progresso tecnico non sono perciò marginali
quando si affrontano i problemi della disponibilità presente e futura di
risorse naturali e delle condizioni ambientali o, in altri termini, quando ci
si ponga il problema della sostenibilità dello sviluppo in linea con quan-
to contenuto nel noto Rapporto Brundtland (1987). I legami tra l’am-
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biente naturale e la crescita economica con progresso tecnico sono mol-
teplici e non tutti, contrariamente a quanto si potrebbe pensare, positivi.
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