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Le energie rinnovabili a biomasse agroforestali
dai processi di depurazione e del biogas, in particolare da attività
zootecniche;
g) condizioni per la promozione prioritaria degli impianti cogenerativi
di potenza elettrica inferiore a 5MW;
h) innovazioni tecnologiche eventualmente necessarie per l’attuazione
delle proposte di cui alle precedenti lettere.
Attraverso le attività programmate il legislatore ha inteso perseguire
i seguenti obiettivi:
- individuazione dei siti idonei all’implementazione della filiera ener-
gia con approvvigionamento di materia prima totalmente interno al
processo produttivo;
- individuazione delle colture energetiche adeguate ad ogni sito;
- sviluppo della tipologie di impianto ottimali;
- certificazione della filiera agricoltura - biomasse - energia;
- individuazione delle migliori modalità di supporto e incentivo agli
agricoltori.
Allo scopo di promuovere la ricerca e la diffusione delle fonti rinno-
vabili il decreto prevede inoltre l’attuazione di un accordo quinquenna-
le di programma con l’ENEA mirante a favorire lo sviluppo e l’indu-
strializzazione d’impianti per la produzione di energia elettrica.
Ciò al fine di arrivare a mettere a punto tecnologie competitive con
livelli di efficienza accettabili.
Considerazioni conclusive
Per quanto attiene alle condizioni tecniche, economiche, normative
ed organizzative ai fini di una compiuta valorizzazione delle biomasse
agroforestali appare prioritario il raggiungimento delle seguenti finali-
tà:
- fornire maggiori incentivi alle proposte accompagnate da un accor-
do di programma con le realtà del territorio;
- dare priorità alle proposte che prevedono non solo di realizzare l’im-
pianto, ma che organizzano un sistema di raccolta sul territorio (riti-
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n
ro ma anche manutenzione boschiva, potature, ecc.);
- dare precedenza a proposte di distretto produttivo dove si integrino
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