Page 118 - Rivista silvae aprile 2025 (1)
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market of F-gases, fueled by increasing costs and regulatory restrictions. Addressing
          this   issue   requires   coordinated   action   between   competent   authorities,   law
          enforcement and European institutions, supported by adequate technical training
          and a strengthening of scientific research activity.

          Keyword: climate change, use of air conditioning systems, alternative solutions to
          fluorinated gases.

          I
              l cambiamento climatico sta spingendo sempre più persone in tutto il
              mondo  a  dotarsi  di  sistemi  di  raffrescamento  e  condizionamento
              dell’aria.  Entro  il  2050,  si  stima  che  due  terzi  delle  famiglie  globali
          avranno  un  condizionatore,  con  un  aumento  del  250%  rispetto  a  oggi.
          Tuttavia, questo fenomeno ha un risvolto ambientale critico: il crescente uso
          dei gas fluorurati (F-gas), fondamentali per il funzionamento degli impianti
          di refrigerazione e climatizzazione. Gli F-gas sono composti chimici sintetici
          con  alta  stabilità  termica  e  inerzia  chimica,  caratteristiche  che li  rendono
          adatti come fluidi refrigeranti o estinguenti. I principali F-gas includono gli
          HFC  (idrofluorocarburi),  i  PFC  (perfluorocarburi),  il  SF₆  (esafluoruro  di
          zolfo) e il NF₃ (trifluoruro di azoto). Queste sostanze, pur non danneggiando
          direttamente lo strato di ozono, hanno un effetto serra molto elevato: alcuni
          HFC hanno un Global Warming Potential (GWP) fino a 23.000 volte superiore
          a quello della CO₂ (anidride carbonica) e una permanenza nell’atmosfera che
          può durare anche migliaia di anni. Introdotti massicciamente negli anni ’90
          come sostituti degli ozono-lesivi vietati dal Protocollo di Montreal, oggi gli
          F-gas rappresentano una delle principali sfide ambientali globali. A fronte
          della loro utilità industriale, il loro impatto ambientale non può più essere
          ignorato.  La  crescente  domanda  di  refrigerazione,  alimentata  dal
          riscaldamento globale e dall’aumento del tenore di vita in molti Paesi in via
          di  sviluppo,  rischia  di  aggravare  ulteriormente  il  problema.  In  Europa,
          nonostante le misure adottate, la riduzione effettiva delle emissioni da F-gas
          procede lentamente. In Italia, tra il 1990 e il 2018, le emissioni di HFC sono
          aumentate  di  oltre  il  4.000%,  arrivando  a  rappresentare  il  4,4%  delle

          emissioni totali di gas serra. L’Italia detiene inoltre il primato europeo
          per  le  emissioni  da  refrigerazione  commerciale, pari  al  26%  del  totale

          UE e per le emissioni totali da refrigerazione e condizionamento (17%).


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