Page 120 - Rivista silvae aprile 2025 (1)
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più sostenibili  e penalizzando   quelli  più  inquinanti.  Il  quadro  si
          complica ulteriormente a causa del mercato illegale degli F-gas. L’aumento
          dei  prezzi  dovuto  alle  restrizioni  normative  ha  favorito  la  diffusione  del
          traffico illecito di refrigeranti, spesso importati senza controlli o contraffatti.
          Negli  ultimi  anni,  il  C.U.F.A.  (Comando  Unità  Forestali  Ambientali  e
          Agroalimentari)  dell’Arma  dei  Carabinieri,  su  impulso  del  Ministero
          dell’Ambiente,  ha  condotto,  tramite  le  proprie  articolazioni  (Comando
          Tutela  Forestale  e  Parchi  e  Comando  Tutela  Ambientale),  numerose
          operazioni di controllo, con il sequestro di ingenti quantità di gas illegali e
          l’applicazione di sanzioni pecuniarie. Dagli esiti delle campagne svolte nel
          periodo compreso tra il 2022 e il 2024 e dalle informazioni che continuano
          ad arrivare dai sequestri effettuati, si riscontra un aumento rilevante della
          quota  di  gas  refrigeranti  illegali  presenti  nel  mercato.  È  stato  possibile
          accertare la presenza di almeno due canali di rifornimento: uno che prevede
          l’importazione  diretta  dalla  Cina,  occultando  la  reale  qualità  delle  merci
          importate o falsificando i dati sulle quote di importazione possedute; un
          secondo che prevede la fornitura tramite aziende di copertura con sede in
          paesi  dell’est  Europa,  che  a  loro  volta  non  sono  in  possesso  di  quote  di
          importazione. Sono inoltre emerse evidenze di violazione di varie normative
          in materia di sicurezza dei prodotti chimici CLP (Classification, Labelling and
          Packaging) e REACH (Registration, Evaluation, Authorisation and Restriction of
          Chemicals - Reg. EU 1272/2008 e Reg. 1907/2006) per quanto riguarda sia
          l’etichettatura che le schede di sicurezza dei prodotti forniti agli utilizzatori
          finali. Questo aspetto  è  di  particolare  rilevanza  in  quanto  riguarda  il

          rischio che questi prodotti non siano conformi per composizione o qualità
          a  quanto  dichiarato  in  etichetta,  con  il  pericolo  che  l’utilizzo  degli  stessi
          possa provocare gravi danni ai macchinari con possibili conseguenze anche
          sulla  salute  degli  operatori  addetti,  oltre  a  un  danno  all’ambiente  per
          l’utilizzo  di  gas  con  GWP  molto  più  elevato  di  quello  ammesso.  Ultimo
          aspetto,  scaturito  sempre  dalla  campagna  condotta  dalle  articolazioni
          dell’Arma  dei  Carabinieri,  non  meno  rilevante,  riguarda  l’immissione  in
          commercio di prodotti contraffatti, in particolare per quanto riguarda i gas

          di ultima generazione protetti  da  brevetto industriale, con conseguente
          danno economico  per  i  titolari  dei brevetti stessi. Una situazione del



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