Page 116 - Rivista silvae aprile 2025 (1)
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dimensione  ancora  più  complessa.  La  standardizzazione  degli
          equipaggiamenti  e  dei  processi  diventa  uno  strumento  essenziale  per
          mitigare gli effetti del cambiamento climatico e garantire la prontezza delle
          forze.  Tuttavia,  non  si  tratta  semplicemente  di  “verdeggiare  la  difesa”
          (Greening  Defense)  o  di  introdurre  misure  ecologiche  superficiali:  la
          mitigazione è una conseguenza diretta di una interoperabilità efficiente, che
          permette di ridurre costi, sprechi e vulnerabilità. La NATO deve dunque
          guidare  un  percorso  di  innovazione  e  adattamento  che  integri  scienza,
          tecnologia e strategia militare, sviluppando capacità nuove e flessibili per
          affrontare un futuro incerto ma inevitabilmente influenzato dal clima. Per
          concludere, la sicurezza climatica rappresenta una sfida senza precedenti
          per la difesa e le forze armate. Richiede un cambio di paradigma che va ben
          oltre l’aggiunta di nuovi rischi nella lista delle minacce, ma che investe le
          fondamenta  stesse  della  strategia,  della  pianificazione  e  delle  operazioni
          militari. L’analisi critica dei dati e delle metodologie, l’attenzione al contesto
          locale e la capacità di integrare scienza, politica e azione militare sono gli
          elementi chiave per costruire una sicurezza climatica efficace. Solo così sarà
          possibile garantire alle forze armate la resilienza necessaria per proteggere
          cittadini e nazioni in un mondo in rapida evoluzione.





















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