Page 111 - Rivista silvae aprile 2025 (1)
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militare e civile di anticipare, adattarsi e rispondere alle minacce legate al
               clima.  Le  sessioni  hanno  affrontato  temi  cruciali:  eventi  meteorologici
               estremi,  vulnerabilità  delle  infrastrutture  critiche,  migrazioni  forzate  e
               pressioni ambientali sui conflitti armati.
               Ampio  spazio  è  stato  dedicato  anche  all’integrazione  tra  esercitazioni
               strategiche (wargaming) e fondamenti scientifici del cambiamento climatico,
               a supporto della pianificazione operativa.
               L’Italia ha preso parte al corso con la presenza di un Ufficiale Superiore dell’
               Arma  dei  Carabinieri,  designato  dallo  Stato  Maggiore  della  Difesa  in
               rappresentanza  delle  Forze  Armate  italiane.  Una  partecipazione  che  ha
               rappresentato  un  naturale  punto  di  raccordo  con  l’esperienza  e  le
               competenze degli oltre 7.000 Carabinieri Forestali, da anni impegnati nella
               tutela dell’ambiente, in Italia e all’estero.
               L’articolo che segue esplora le complesse interazioni tra clima, sicurezza e
               difesa, illustrando come le forze armate, e in particolare la NATO, devono
               ripensare le proprie strategie alla luce dei rischi e delle opportunità imposti
               da un mondo in rapido cambiamento ambientale.

               Il cambiamento climatico come fattore di trasformazione strategica

               Il primo punto da sottolineare è che il cambiamento climatico non è un
               rischio  statico  o  un  problema  isolato:  è  un  driver  di  trasformazione
               geopolitica e strategica.
               Le competizioni globali non si limitano più solo ai tradizionali ambiti

               militari o economici, ma si intrecciano con le risorse naturali, le
               migrazioni di massa e l’instabilità derivante da eventi climatici estremi.
               Più  che  un  "altro  problema  nella  lista"  di  minacce  di  sicurezza,  il
               cambiamento  climatico  trasforma  la  lista  stessa,  richiedendo  una
               riconsiderazione  approfondita  e  continua  di  cosa  significhi  sicurezza.
               Questo implica che le istituzioni della difesa e i decisori politici devono re-
               analizzare  e  re-identificare  le  priorità  di  sicurezza  in  chiave  climatica,
               inserendo il cambiamento ambientale come fattore critico nelle valutazioni
               e  nelle  pianificazioni  strategiche.  La  riflessione  dovrebbe  partire  dal
               presupposto che la sicurezza climatica è profondamente contestuale e varia





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