Page 119 - Rivista silvae aprile 2025 (1)
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Nel marzo 2024 è entrato in vigore il nuovo Regolamento UE
2024/573, che hasostituito la normativa precedente del 2014. Questo
regolamento prevede un'accelerazione del “phase down” degli HFC, con
tappe precise e obblighi stringenti per ridurre progressivamente il
consumo e l’immissione sul mercato dei refrigeranti più climalteranti. Il
provvedimento mira a incentivare l’adozione di alternative più sostenibili e
a promuovere una transizione industriale in linea con il Green Deal europeo.
Tra le principali alternative agli HFC troviamo i refrigeranti naturali, come
l’anidride carbonica (CO₂), l’ammoniaca (NH₃), gli idrocarburi (propano,
isobutano), l’aria e l’acqua. Questi gas hanno un GWP prossimo allo zero e
non presentano rischi significativi per l’ambiente, ma pongono alcune sfide
tecniche: l’ammoniaca, ad esempio, è tossica; i gas infiammabili richiedono
progettazioni sicure; la CO₂ richiede impianti ad alta pressione. Tuttavia, con
un’adeguata formazione tecnica e aggiornamento normativo, queste
barriere possono essere superate. L’efficienza energetica degli impianti è
un ulteriore nodo cruciale. I dispositivi portatili o economici, spesso
preferiti per il loro costo contenuto, consumano più energia e risultano
meno performanti sul piano ambientale. Introdurre etichette energetiche
più trasparenti che includano il GWP del refrigerante utilizzato può
orientare i consumatori verso scelte più consapevoli, premiando i prodotti
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