Page 122 - Rivista silvae aprile 2025 (1)
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installatori  e  manutentori  devono essere aggiornati sulle nuove normative,
          sui rischi derivanti dalla gestione dei gas refrigeranti e sulle migliori pratiche
          per  la  riduzione dell’impatto che  gli stessi  gas hanno sull’ambiente. Una
          mancanza  di  competenze  tecniche  può  infatti  vanificare  le  politiche
          ambientali  più  ambiziose.  Ma  anche  perché  a  fronte  di  un  risparmio
          immediato  sul  costo  del  gas,  ci  possono  essere  conseguenze  economiche
          disastrose in caso di danni agli impianti. Anche la ricerca scientifica ha un
          ruolo  chiave.  È  necessario  sostenere  studi  sugli  HFO  (idrofluoroolefine),
          nuove miscele con GWP molto basso, ma di cui ancora non si conoscono
          appieno  gli  impatti  a  lungo  termine  su  salute  e  ambiente.  Alcuni  studi
          suggeriscono che i prodotti di degradazione degli HFO potrebbero essere
          persistenti o tossici; pertanto, occorre cautela prima di una loro adozione
          diffusa. Legambiente, tra le principali organizzazioni ambientali italiane, ha
          proposto una serie di misure concrete per ridurre l’impatto degli F-gas, tra
          cui:
           • campagne di sensibilizzazione per cittadini e imprese;
          • incentivi economici per la sostituzione e lo smaltimento degli impianti più
          inquinanti;
          • obbligo di formazione certificata per l’uso dei gas naturali;
          • controlli e sanzioni più severi verso chi commercializza illegalmente F-gas;
          • sostegno alla ricerca su refrigeranti alternativi e impianti innovativi;
          • creazione di consorzi per la raccolta, rigenerazione e riutilizzo dei gas;
          •  integrazione  dei  criteri  ambientali  nei  bandi  pubblici  (Green  Public
          Procurement).
          In  questo  contesto,  l’Italia  ha  un’opportunità  strategica:  diventare  leader
          nella  produzione  e  diffusione  di  tecnologie  refrigeranti  pulite,
          promuovendo  l’innovazione  industriale  e  contribuendo  alla  creazione  di
          posti di lavoro qualificati in un settore in forte espansione. La riconversione
          della filiera può essere un volano per l’economia, oltre che una leva per la
          decarbonizzazione.  Serve  però  un  impegno  concreto  e  coordinato    tra
          istituzioni,  industria,  comunità  scientifica  e  cittadini.  Solo agendo insieme
          sarà possibile ridurre drasticamente le emissioni climalteranti associate agli
          F-gas  e  costruire  un  futuro  più  sostenibile,  resiliente  e  in  linea  con  gli
          obiettivi dell’Accordo di Parigi.



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