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Da un  punto di  vista prettamente economico,  a fronte del netto  incremento
          quantitativo,  a  cui  non  è  corrisposto  anche  quello  qualitativo  a  causa
          dell’abbandono  colturale)  delle  superfici  boscate  italiane  (dal  10  al  30%)
          negli  ultimi  due  secoli,  l’Italia  soddisfa  tuttavia  gran  parte  del  proprio
          fabbisogno di legname dall’estero.
          Il Decreto Legislativo 3 aprile 2018, n. 34, “Testo Unico in materia di Foreste
          e Filiere Forestali”, il cui acronimo è “TUFF” (di seguito così denominato),
          che ha abrogato la precedente normativa, ossia il d.lgs. 18 maggio 2001, n.
          227 recante “Orientamento e modernizzazione del settore forestale a norma
          dell’art. 7 della legge 5 marzo 2001 n. 57”, è divenuta la cornice normativa in
          materia di selvicoltura e filiere forestali.
          Il  TUFF  ha  come  obiettivo  proprio  il  miglioramento  del  “potenziale
          protettivo e produttivo delle risorse forestali del Paese e lo sviluppo delle
          filiere  locali  a  esso  collegate,  valorizzando  il  ruolo  fondamentale  della
          selvicoltura  e  ponendo  l’interesse  pubblico  come  limite  all’interesse
          privato” .
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          La “gestione del bosco” è la strategia, che tatticamente si estrinseca nella
          “pianificazione forestale”.
          “La pianificazione forestale è indispensabile per poter tutelare e valorizzare
          le  funzioni  ecosistemiche  di  ciascun  bosco  in  una  prospettiva  di  lungo
          periodo” ,  nonché  per  poter  alimentare  in  modo  sostenibile  le  filiere
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          produttive di beni e utilità” .
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           In Italia la pianificazione forestale ha incontrato qualche difficoltà, anche a
          causa  della  frammentazione  delle  proprietà  forestali  e  degli  elevati  costi
          amministrativi.
          L’art. 6 del TUFF, come si vedrà nel prosieguo della trattazione, per ovviare
          al  problema,  nell’ambito  della  nuova  Strategia  Forestale  Nazionale,  ha
          assegnato diversi livelli “gerarchici” alla pianificazione forestale, ponendo
          la  conservazione  e  la  corretta  gestione dei  boschi  pubblici  e privati tra  i


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          4  P. Corona et al., Elementi di orientamento per la pianificazione forestale alla luce del Testo Unico in
          materia di foreste e filiere forestali, in Rete Rurale Nazionale 2014-2020, Linee Guida, p. 7.
          5  P. Corona et al., op. cit., p. 7.
          6  P. Corona et al., op. cit., p. 7.


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