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dell’orso e, in alcuni casi ci condiziona dal puntodi vista psicologico. L’orso
               non è e non deve essere visto come un “diversamente uomo”. Un approccio
               moderno e scientifico, lontano da miti e proiezioni umane, riportano l’orso
               ad essere valutato in una dimensione ontologicamente legata al suo ruolo
               naturale.  Quello  di  una  specie  complessa,  un  grande  carnivoro  con  una
               distribuzione  attuale  estremamente  frammentata  ma  con  grandi  capacità
               adattative,  e  che,  con  una  gestione  attenta  e  meticolosa,  può  tornare  ad
               assumere il suo ruolo ecologico.

               La presenza nel Verbano Cusio Ossola

               Il  presente  capitolo  riassume  i  dati  storici  più  interessanti  relativi  alla
               presenza di orso bruno nella provincia del VCO. Il testo riprende in parte il
               “Documento tecnico per la conservazione e gestione dell’orso bruno nella
               provincia del Verbano Cusio Ossola (Carlini E. De Franceschi C. Lux E. Baldi
               A., 2022)”, i cui dati sono stati raccolti dal Reparto Carabinieri Parco Val
               Grande e che viene in questa sede aggiornato e revisionato.

               -Dati storici

               Dall’analisi  delle  fonti  storiografiche,  la  presenza  del  plantigrado  nella
               provincia del VCO è documentata a partire dal Medioevo. La maggioranza
               dei documenti che fanno riferimento all’orso dal 1300 a metà del 1700 fanno
               riferimento  a  vari  Statuti  e  Ordini  delle  comunità  ossolane,  verbanesi  e
               cusiane che riportano taglie per lupi e orsi e “similes alias bestias ferinas”; atti
               consolari vigezzini (la Valle Vigezzo è situata nella zona Nord del Parco
               Nazionale Val Grande, vicino al confine svizzero) riportano spese sostenute
               per la cattura di lupi ed orsi tra fine 1500 e fine 1700.
               A  confermare  la  presenza  di  orsi  nella  provincia  ad  inizio  ‘800  è  la
               Notificanza del Vice Intendente della città e provincia di Mortara nella quale
               si  legge:  “la  comparsa  di  due orsi nella  provincia  di  Pallanza  (oggi Verbania)
               avendo  ecciatata  l’autorità  Superiore  ad  esplorare  da  S.M.  quale  debba  essere  il
               premio da corrispondersi a’ predatori di tali fiere…”.
               Il 28 settembre 1807 il “Dipartimento di sanità del Magistrato dell’Agogna”




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