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La grande estensione di superfici forestali e pascoli di alta quota ha favorito
               una presenza faunistica di grande pregio, con popolazioni di ungulati alpini
               come  cervo,  camoscio  e  stambecco  in  costante  incremento.  L’arrivo  nella
               provincia del VCO di un orso ha suscitato grande interesse da diversi punti
               di vista, sia per la popolazione che per le amministrazioni pubbliche.
               La  prefettura  del  VCO  e  l’Ente  Provincia  hanno  chiesto  ai  Carabinieri
               Forestali del Parco Nazionale Val Grande una valutazione della situazione
               legata in primis alla pubblica sicurezza.
                A  seguito  di  una  serie  di  incontri  con  le  Autorità  ed  i  principali  esperti
               faunistici della specie, è emersa la necessità di un approfondimento della
               conoscenza  della  specie,  con  una  griglia  di  monitoraggio  omogenea  che
               prevedeva il coinvolgimento di diversi attori istituzionali.
               Sono stati quindi seguiti dai Carabinieri del Parco due serie di corsi: il primo
               tenuto da esperti professionisti dell’orso per migliorare ed omogeneizzare
               gli  strumenti  diagnostici  della  specie  seguendo  gli  standard  qualitativi
               ufficiali, il secondo tenuto da uno staff di veterinari specializzati, relativo alle
               problematiche di gestione operativa e cattura di animali selvatici.
               La  campagna  di  monitoraggio  ha  visto  confluire  dati  da  diverse  fonti
               (segnalazioni  di  privati,  informazioni  della  Polizia  Provinciale),  ma  la
               maggior parte dei segni di presenza, circa l’80%, è stata reperita dai militari
               del  Reparto  secondo  uno  schema  consolidato  che  vede  la  geo-crono
               referenziazione e valutazione del dato.
               Tutti  i  dati  disponibili  sono  stati  archiviati  ed  ordinati  dai  Carabinieri
               Forestali e dallo studio OIKOS.
               La frequentazione regolare da parte del plantigrado del territorio del Parco
               Val Grande e zone limitrofe per alcuni anni ha consentito la raccolta di un
               numero  significativo  di  informazioni,  nelle  diverse  stagioni,  con  diverse
               tipologie  di  segni  di  presenza.  I  dati  derivati  dalla  rete  di  monitoraggio
               hanno consentito di redigere una prima relazione (Carlini et al., 2022), che
               partendo  dalla  analisi  della  specie  e  della  popolazione  alpina,  si  è  poi
               focalizzata  sulla  attività  dell’orso  M29,  protagonista  della  più  ampia
               migrazione verso occidente finora rilevata.
               A  seguito  di  tale  report, la  Regione Piemonte   ha  chiesto  ed  ottenuto  di



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