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Dall’analisi effettuata, emerge chiaramente che per descrivere il concetto di
          “cell-based  food”  si  impiegano  espressioni  come  carne  sintetica,  carne
          coltivata, carne in coltura e carne in vitro, per citarne alcune.
          Le predette definizioni convergono tutte sul principio della produzione di
          carne attraverso l'estrazione di cellule staminali dall'animale in vita e la loro
          successiva coltivazione su mezzi di coltura in laboratorio.
          L’iter procedurale per giungere al prodotto finale “carne coltivata” prevede
          i seguenti passaggi progressivi:
          1.  il  prelievo  delle  cellule  staminali  da  un  campione  animale,  mediante
             l’effettuazione di una biopsia;
          2.  la  coltivazione  delle  cellule  in  una  soluzione  contenente  nutrienti,  in
             grado di favorirne la moltiplicazione;
          3.  l’effetto di stimolazione cellulare, finalizzata a determinarne dapprima,
             la differenziazione in muscolo o in grasso maturo;
          4.  successivamente, l’aggregazione in fibre, dette miotubi, ovvero le unità
             di  base  delle  fibre  muscolari,  che  continuano  poi  a  sviluppare,  nelle
             opportune circostanze.
          Tale processo, nel suo complesso, avviene all’interno di un bioreattore, vale
          a  dire  un’attrezzatura  che  riproduce  le  condizioni  ottimali  di  crescita  (in
          termini di temperatura, aerazione e flusso di nutrienti), replicando quelle
          fisiologicamente presenti in natura.
          Il  mezzo  di  coltura  ideale  deve  apportare  nutrienti,  ormoni  e  fattori  di
          crescita,  intesi  quali  proteine  cruciali  per  lo  stimolo  alla  crescita  e  alla
          proliferazione cellulare; tra i più performanti, si segnala il mezzo di coltura
          contenente siero fetale bovino, ricavato dal sangue raccolto dal feto delle
          femmine mature gravide, durante la fase della loro macellazione.
          La  struttura  della  carne  comprende  fibre  muscolari  complesse,  tessuti
          connettivi, grasso, sistema vascolare, miotubi e cellule multinucleate: tale
          differenziazione  delle  cellule  muscolari,  mediante  coltura  su  substrato,
          consente la formazione dei prodotti a base di carne coltivata.
          In data 16 dicembre 2023 è entrata in vigore la Legge 1° dicembre 2023, n.
          172 “Disposizioni in materia di divieto di produzione e di immissione sul mercato
          di alimenti e mangimi costituiti, isolati o prodotti a partire da colture cellulari o di



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