Page 40 - Silvae MAggio Agosto
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Diversità biologica, rispettivamente sostantivo e aggettivo, possono fondersi
          in un unico termine in cui l’aggettivo diventa prefisso del sostantivo.
          È  corretto  scrivere  “diversità  animale”  o  “diversità  vegetale”  non  lo  è
          “biodiversità  animale”  o  “biodiversità  vegetale”,  la  biodiversità  è  infatti
          unica, inclusiva ed è impossibile misurarla.

          La distribuzione della biodiversità

          La biodiversità non è distribuita in modo uniforme sulla Terra, bensì varia
          con la latitudine, l’altitudine e altri fattori che agiscono su scala locale, ad
          esempio  la  presenza  di  barriere  geografiche  che  ostacolano  i  movimenti
          individuali degli organismi, o di ambienti estremi come i deserti ai quali
          sono adattate un numero relativamente piccolo di specie. Su scala globale,
          la  relazione  più  evidente  è  tra  la  biodiversità  e  la  latitudine:  la  diversità
          biologica aumenta spostandosi dai poli verso l’equatore. Diversi fattori sono
          stati invocati per spiegare il fenomeno, ad esempio la disponibilità di energia
          che dipende dall’irraggiamento solare e aumenta quindi verso l’equatore.
          Una maggiore quantità di energia a disposizione degli organismi ne riduce
          la  competizione  permettendo  la  coesistenza  di  un  più  alto  numero  di
          strategie evolutive diverse e, di conseguenza, nel lungo termine, di un più
          elevato numero di specie. Allo stesso tempo, la maggiore stabilità climatica
          su  scala  evolutiva  delle  regioni  equatoriali,  libere  dai  ghiacci  durate  le
          glaciazioni, avrebbe favorito prolungati processi di speciazione.
          La diversità si concentra in alcune aree del pianeta nelle quali si riscontrano
          organismi e ambienti peculiari la cui distribuzione è molto ristretta e che
          pertanto non sono presenti altrove.
          Queste aree sono definite centri di endemismo e hanno un valore particolare
          in quanto uniche.
          La loro scomparsa comporterebbe la definitiva estinzione delle specie e degli
          ambienti che le ospitano.
          I centri di endemismo sono distribuiti in diverse regioni tra cui la Cordigliera
          delle  Ande,  il  Madagascar,  la  Rift  Valley  e  la  regione  del  Lago  Vittoria,
          l’Indonesia e la Nuova Guinea nel sud-est asiatico.




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