Page 167 - Silvae MAggio Agosto
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definita  “legna  ad  uso  energetico”.  Questa  precisazione,  apparentemente
               solo formale, è in realtà molto importante perché evidenzia che i due gruppi
               di  assortimenti  in  esame  afferiscono  a  mercati  diversi,  spesso  anche
               caratterizzati da andamenti dei prezzi contrastanti.
               Premesso quanto sopra,  la  Tabella  2  riporta  la composizione  percentuale
               media degli assortimenti legnosi ottenuti dal taglio dei boschi italiani nel
               quinquennio  2011-2015  (Istat,  2011-2015).  Come  si  vede,  gli  aspetti
               macroscopici evidenziati dalla tabella sono i seguenti:
                   -   la bassa percentuale della produzione di legno destinata al legname
                      da lavoro, in particolare al tondame;
                   -   l’elevata variabilità dei dati evidenziata dalla deviazione standard.
               Il  primo  aspetto,  riscontrabile  anche  dalle  statistiche  Eurostat  (Eurostat,
               2021) ed evidente soprattutto nelle regioni del Centro e del Sud, non può che
               essere attribuito alle difficoltà che l’industria italiana del legno, tra le più
               performanti in Europa, incontra nell’approvvigionamento di materie prime
               sul mercato interno (Mancini, 2022). È chiaro, quindi, che il mercato italiano
               del legno è caratterizzato da un’offerta molto statica (Mori, 2022). Variazioni
               apprezzabili   di   questa,   quindi,   si   verificano   solo   a   seguito  di  eventi
               particolari  come  è  stato,  ad  esempio,  il  caso  della  tempesta  Vaia  che,  in
               quanto tali, sono destinate a essere riassorbite in breve tempo (Zanotelli,
               2022). Un’analisi approfondita di queste importanti questioni, tuttavia, esula
               dagli  obiettivi  del  presente  contributo.  Riguardo  alla  variabilità  dei  dati,
               invece,  già  di  per  sé  in  dissonanza  con  quanto  appena  detto,  date  le
               dimensioni  con  le  quali  si  manifesta,  non  può  che  essere  imputata  ad
               anomalie presenti nei dati stessi. Anomalie che, date le segnalazioni di Istat,
               potrebbero derivare dalle indisponibilità dei dati che, nel quinquennio in
               esame, si sono verificate per alcune province e regioni. L’analisi dei dati a
               livello di circoscrizione geografica, tuttavia, evidenzia che i valori assunti
               dalla deviazione standard sono generalmente inferiori a quelli delle rispettive
               medie o, comunque, molto contenuti. Ciò significa che, al livello territoriale
               in esame, la composizione percentuale degli assortimenti legnosi illustrata
               in  tabella  è  attendibile.  Si  evidenzia,  al  riguardo,  che  essa  è  dello  stesso
               ordine di grandezza di quella derivante dai dati del Capitolo 30 (Produzioni



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