Page 169 - Silvae MAggio Agosto
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Per questo assortimento, quindi, è stato assunto il prezzo medio nazionale
di 132 €/m , che deriva da quello pubblicato da “Energia dal legno” (139 €/t
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per legna da ardere al 50% di umidità nell'aprile 2023) moltiplicato per un
tasso di conversione peso/volume pari a 0,95 (Punto calore). Da notare che
oggi, contrariamente al passato, la legna da ardere è l'assortimento con il
prezzo di vendita più elevato.
I risultati dello studio
Rese disponibili le informazioni di cui al paragrafo precedente, lo SO di
ciascuna specie forestale (bosco misto compreso) in ciascuna regione è stato
calcolato sommando i valori ottenuti dai prodotti tra l'incremento annuo
della specie in esame, la composizione percentuale media degli assortimenti
legnosi da esso ritraibili e i prezzi di vendita degli stessi. A tal fine, dato che
le informazioni Infc e Istat si riferiscono a specie forestali non sempre
perfettamente allineate, esse sono state abbinate come evidenziato nella
tabella 4. Come già detto, tutte le combinazioni tra specie forestali e regioni
per le quali gli incrementi annuali assumono valori anomali (outliers) sono
state esclusi dal calcolo. Gli SO ottenuti sono illustrati in tabella 5. Per un
esame dettagliato degli stessi si rimanda all'analisi della tabella. Da un
esame complessivo, tuttavia, emerge un quadro di valori coerente e
adeguato. Si ritiene pertanto che essi possano essere proficuamente utilizzati
sia per la stima del valore del legno prodotto dai boschi italiani, che per la
classificazione delle aziende forestali. Si evidenzia, al riguardo, che, nelle
combinazioni tra regioni e specie forestali prive di propri valori di SO, le
operazioni di cui sopra possono essere effettuate mediante i valori di SO
riferiti alle circoscrizioni geografiche alle quali le combinazioni in esame
afferiscono. In tabella 6, infine, gli SO medi dei boschi alti sono stati utilizzati
per il calcolo del valore del legno prodotto dai boschi nelle diverse regioni
italiane. Questo valore, come si vede, pari a oltre 4,1 miliardi di euro a livello
Italia (0,21% del PIL), è tutt'altro che trascurabile. Dall'ultima colonna della
tabella, tuttavia, emerge che le utilizzazioni legnose, sempre a livello
nazionale, non raggiungono neanche il 25% del valore prodotto.
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