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Oriente, alcuni sostengono che fossero conosciute già nel I sec. a.C. e citate nei
versi delle Georgiche di Virgilio. In giardino è presente la Kazanlik, tuttora
coltivata, soprattutto in Bulgaria, per l’impiego in profumeria.
Ci sono inoltre le Portland, le Galliche, le Noisettes, le Moscata e le Bourbon, di
cui sono presenti la Souvenir de la Malmaison, dedicata dal Beluze (ibridatore)
alla consorte di Napoleone, Giuseppina, grande amante di rose e prima vera
collezionista, che fece arrivare presso la sua dimora nei dintorni di Parigi, la
Malmaison appunto, più di 200 varietà di rose dai coltivatori di tutto il mondo.
Il percorso abbraccia poi le altre specie di
rose nate dal lavoro degli ibridatori,
soprattutto francesi (Robert et Moreau,
Pemberton), inglesi e olandesi, che ha
portato alla creazione di innumerevoli
varietà, fino ad arrivare agli Ibridi di Tè, di
cui è presente la rappresentante per
eccellenza, La France di Guillot, considerata
la prima rosa moderna. Sono stati introdotti
anche esemplari di ibridatori italiani, pochi
rispetto agli altri paesi europei, per
sottolinearne l’apprezzabile lavoro di studio
e ricerca scientifica.
È presente la Variegata di Bologna dei Bonfiglioli, rosa Boubon striata bianco-
porpora, la Purezza di Quinto Mansuino, la Eterna Giovinezza (1937) e la Signora
Piero Puricelli (1936) di Domenico Aicardi, storici ibridatori sanremesi.
L’avvento delle rose moderne e la tendenza nel Novecento a ottenere con
l’ibridazione rose sempre più adatte al taglio e meno al giardino, più resistenti
alle malattie e con una gamma di colori più ampia e brillante, ha offuscato il
fascino delle rose antiche, quasi dimenticate.
Negli ultimi decenni, qualche ibridatore le ha riscoperte ed utilizzate per creare
esemplari che coniugassero le qualità delle rose moderne con l’eleganza, il
portamento ed il profumo delle rose antiche, come nel caso delle Rose Inglesi di
David Austin, di cui è presente la prima creazione la Costance Spray del 1960 e di
qualche creazione del francese Meilland, di cui è presente la famosa Pierre de
Ransard del 1985.
Il lavoro del roseto è iniziato nel 2021 e sarà oggetto di ulteriori incrementi delle
varietà presenti e lavori di miglioramento e ampliamento.
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