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Il roseto e il giardino dei sensi

           La sezione “Giardino dei sensi” è un’area verde pensata e progettata per svolgere
           soprattutto laboratori e attività di educazione ambientale con le scolaresche in
           visita alla Scuola Forestale Carabinieri seguite dai militari appartenenti all’Ufficio
           Divulgazione Naturalistica. È un’area dove i sensi sono i protagonisti assoluti,
           stimolati attraverso i colori delle fioriture, l’odore delle essenze e la consistenza
           del fogliame.
           Il giardino presenta aiuole inconsuete, coltivate con piante officinali come il timo
           (Thymus vulgaris  L.),  la  lavanda  (Lavandula angustifolia  M.),  la  melissa
           (Melissa officinalis L.) e tante altre.
           “Il Roseto”: la rosa come la si intende oggi nell’immaginario collettivo è molto
           diversa dalla sua forma originaria. L’idea di un roseto è nata per far conoscere
           l'universo  “rosa”  attraverso  un  percorso  concettuale  legato  allo  sviluppo  di
           questa specie, dalle prime rose botaniche (esistenti in natura), origine remota di
           tutte  le cultivar  conosciute,  alle  introduzioni  più  recenti,  frutto  di processi  di
           ibridazione naturali o operati dall’intervento umano.
           Il roseto è diviso in 5 zone, dedicate alle varie categorie di cui sono presenti
           esemplari rappresentativi della specie. Parliamo di “Rose Antiche”, quelle rose
           identificate fino al 1865 (anno di nascita del primo Ibrido di Tea), profumatissime,
           vigorose, la cui gamma di colori varia dal bianco al porpora passando per tutti i
           toni  del rosa,  pochissimo  giallo  e niente  rosso, quest’ultimo  introduzione dei
           tempi moderni. Il loro portamento è morbido, ramificato e aperto, con foglie
           piccole  e  opache.  Queste  rose  sono  prevalentemente  a  fioritura  unica
           primaverile, ma alcune specie sono rifiorenti perché hanno acquisito il gene della
           rifiorenza dalle Rose cinesi, giunte in Europa nella seconda metà del 1700 con
           l’intensificarsi degli scambi commerciali con l’Oriente. Nel roseto è presente la R.
           chinensis Old Blush, la cui rappresentazione è stata individuata in alcuni dipinti
           cinesi su tela risalenti alla fine del primo millennio d.C.
           Le  Rose  Antiche  comprendono  numerose  varietà,  come:  le  Centifolia,  ibridi
           spontanei di origine antichissima, caratterizzate dalla forma a coppa profonda
           dei fiori, sempre nelle tonalità pastello del rosa, protagoniste assolute nei quadri
           dei pittori fiamminghi (nel roseto sono presenti un esemplare di Fantin Latour  e
           uno di Rosa Centifolia officinalis); le Alba, caratterizzate dal forte profumo che le
           vede protagoniste, insieme alle Damascene  nell’estrazione dell’essenza  di rosa,
           e  rappresentate  in  giardino  dalla  Felicitè  Parmentier  e  dalla  Konigin  von
           Danemark;  le  Damascene,  profumatissime,  sicuramente  originatesi  in  Medio




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