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Nella “Carta” la nuova sensibilità ecologica del Paese
Gli aggiornamenti non si sono fatti attendere: sia a livello comuni-
FOCUS tario che in recenti interpretazioni della Corte Costituzionale, il concet-
to di ambiente è già pienamente accolto e definito nell’accezione più
ampia di tutto ciò che garantisce ed assicura la preservazione della per-
sona umana in tutte le sue manifestazioni: l’uomo è e resta il protago-
nista assoluto del sistema natura, che deve tutelare e proteggere.
Il signor Rossi che si muove nel bosco come un elefante in una cri-
stalleria, appartiene ormai al passato, insieme ai sacchetti di plastica
sparsi qua e là dopo un picnic, cani e gatti abbandonati sul ciglio della
strada con l’arrivo delle ferie, l’acqua del rubinetto sprecata e le cartac-
ce sul marciapiede. Sinonimi, spie di comportamenti sbagliati che oggi
vengono denunciati come tali.
Non solo: la grande sfida di consegnare al mondo un ambiente
migliore, è oggi fortemente avvertita a livello internazionale ed è per
questo che è così importante adeguare le normative interne a quelle
internazionali, per esportare ecologia e ambiente grazie alle partnership
forti tra governi e organizzazioni internazionali.
La responsabilità comune avvertita da tutti i popoli del pianeta è la
condivisione di un futuro comune, dove i Paesi sviluppati hanno la
responsabilità primaria di promuovere e sostenere la crescita sostenibi-
le dei Paesi in via di sviluppo.
Il recepimento delle norma nel dettato costituzionale rappresenta,
dunque, un atto formale di ratifica e di riconoscimento di quelle sensi-
bilità già diffuse nel sentire comune.
Il sistema normativo deve infatti andare di pari passo con i bisogni
della società che lo esprime, chinando la testa di fronte alle varie esi-
genze etico-sociali. Il comparto ecologico non fa differenza: le sue
leggi devono essere efficaci e, soprattutto, di facile comprensione.
Per semplificare il quadro normativo in materia ambientale, il mini-
stro Matteoli ha fortemente voluto una legge delega che raccolga tutte
le norme in un testo unico diviso in settori specifici: acqua, difesa del
suolo e lotta alla desertificazione, aree protette, risarcimento danni,
valutazione d’impatto ambientale e aria.
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Seguendo dunque l’onda delle innovazioni sulla normativa ambien-
tale, la modifica dell’articolo 9 rappresenterebbe un’autentica svolta
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