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La tutela dell’ambiente tra diritto penale e diritto amministrativo
re determinanti per il raggiungimento di un accettabile livello di prote-
FOCUS zione dell’ambiente in Italia: la necessità che la tutela ambientale ed i
controlli sull’osservanza delle sanzioni comminate ai condannati per
reati ambientali vengano affidati a corpi di polizia altamente specializ-
zati.
Su questo aspetto appaiono incentrate, in realtà, tutte le più interes-
santi proposte di riforma del sistema di protezione dell’ambiente in
Italia. Basti pensare al modello, la cui estensione alle ipotesi di tutela
ambientale è stata in più occasioni invocata, prefigurato dal D.L.vo 19
dicembre 1994, n. 758, per le contravvenzioni in tema di sicurezza sul
lavoro, in cui l’organo di vigilanza, dopo aver accertato una violazione
suscettibile di regolarizzazione (sotto forma di cessazione della perma-
nenza o di eliminazione delle sue conseguenze dannose o pericolose),
impartisce al reo un’apposita prescrizione per il ripristino, fissando
contestualmente un termine massimo per il compimento dell’attività.
Allo stesso organo di vigilanza spetta anche verificare se la violazio-
ne è stata eliminata secondo le modalità e nel termine indicato nella
prescrizione, ammettendo il contravventore a pagare in sede ammini-
strativa, nel termine di trenta giorni, una somma pari al quarto del mas-
simo dell’ammenda stabilita per la contravvenzione commessa, con
conseguente estinzione del reato.
Questo modello di tutela per poter funzionare, in qualsiasi ambito
lo si applichi, presuppone, è evidente, non solo un livello di elevata spe-
cializzazione e competenza da parte degli organi operanti, ma pure un
rapporto organico tra magistratura e corpi di polizia.
Ciò considerato, non si può, quindi, non considerare con favore le
proposte di legge per l’inserimento del personale del Corpo Forestale
nelle sezioni di P. G. istituite presso le Procure della Repubblica e la
recente riforma dell’ordinamento di questa forza di polizia. Anzi, dato
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che il Corpo Forestale dello Stato, ai sensi della legge 121/81, è uno dei
cinque corpi di polizia dello Stato ai cui appartenenti viene riconosciu-
ta la qualifica di polizia giudiziaria e di agente di pubblica sicurezza
(D.L.vo n. 804/48 e L. n. 121/81), ma l’unico non ancora stabilmente
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inserito nelle sezioni di Polizia Giudiziaria istituite presso le Procure
della Repubblica, sarebbe sensato superare, quanto prima, questa
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