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La situazione rifiuti in Campania: dall’emergenza alla gestione ordinaria
• Constante diminuzione della produzione di rifiuti durante il
corso di validità del Piano;
In sostanza il principio fondamentale a cui si affida il PRGRSU è
“il danno ambientale evitato”.
Il Piano si fonda sul concetto di prevenzione, preparazione per il
riutilizzo, riciclo, recupero di altro tipo, smaltimento e, nell’am-
bito della prevenzione, pone principalmente l’attenzione sulla
percentuale di raccolta differenziata da raggiungere che, sulla
base delle norme nazionali di riferimento, deve essere:
• 35% entro il 2010 (L.123/08, art. 11);
• 50% entro il 2011 (L. 123/08, art. 11);
• 65% entro il 2012 (d.L.vo 152/06, art. 205, comma 1, lett. c) )
Sulla base dei dati in possesso (Agenzia Regionale per la Protezio-
ne dell’Ambiente in Campania e Dipartimento della Protezione
Civile) la raccolta differenziata è così assestata come valore medio:
• Anno 2008 tra il 19% ed il 22%
• Anno 2009 il 29% circa
• Anno 2010 a seguire, circa il 40% (dato non ufficiale)
Sulla base di tali dati il Piano ritiene che sia realistica l’ipotesi di
raggiungere, in breve tempo, la media regionale di raccolta dif-
ferenziata del 50%, mentre sia irrealistica la media del 65%,
almeno entro il primo quadriennio di applicazione del Piano.
Il PRGRSU considera, inoltre, anche la composizione dei rifiu-
ti. Cioè l’elemento raccolta differenziata non è l’unico parame-
tro da avere in debita considerazione, ma il Piano è stato
costruito sulla base della produzione di rifiuti solidi urbani
prodotti in Campania, come elaborati su dati ISPRA-ARPAC
nell’anno 2010 (rapporto rifiuti) e riferiti alla produzione 2008
ed appresso riportati:
52 - SILVÆ - Anno VII n. 15/18