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La situazione rifiuti in Campania: dall’emergenza alla gestione ordinaria


               mente nelle altre discariche nazionali. Infine, a parziale modifica
               del codice di procedura penale e dell’ordinamento giudiziario,
               limitatamente alla Regione Campania, prevede l’assegnazione
               alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Napoli, della
               competenza per l’accertamento dei reati commessi in tutto il ter-
               ritorio campano, in ordine ai reati ambientali.
               Sempre nel 2008, con OPCM, viene disposto il commissariamen-
               to dei sette impianti ex CDR che, ormai, non sono trasformati in
               STIR, cioè Siti di Tritovagliatura e Imballaggio Rifiuti. Il 18 luglio
               2008 è dichiarata la fine dell’emergenza rifiuti.
               L’emergenza rifiuti, nella realtà, non trova fine, infatti il Gover-
               no Berlusconi il 06.11.2008 emana il Decreto Legge 172 preve-
               dendo una serie di norme per i territori colpiti dall’emergenza
               rifiuti, trai quali spicca l’arresto in flagranza di reato per coloro
               che abbandonano rifiuti (norma di carattere penale non prevista
               per altri territori nazionali e che suscita molte perplessità, in ter-
               mini di diritto costituzionale).
               Dopo un percorso amministrativo-gestionale durato dodici anni,
               il 26 marzo 2009 viene inaugurato il mega termovalorizzatore di
               Acerra (NA), costruito sulla base di tre vie di termovalorizzazio-
               ne. Le polemiche circa la gestione del termovalorizzatore si susse-
               guono, anche in relazione a dati che affermano esserci emissioni
               di PM10 oltre i limiti di legge. Sorgono vari e diversi comitati di
               base che contrastano l’azione di termovalorizzazione. Ad acuire lo
               stato di agitazione dei comitati di cittadini si evidenzia l’apertura
               della discarica di Cava Sari in tenimento del comune di Terzigno
               (NA), nel centro del Parco Nazionale del Vesuvio. Nel corso del
               2010, a causa di alcuni guasti occorsi sulle linee dell’unico termo-
               valorizzatore esistente non si riesce a bruciare a pieno regime i
               rifiuti previsti (circa 2000 tonnellate di tritovagliato al giorno), ma
               solo 500 tonnellate, determinando un peggioramento della situa-
               zione generale della Campania.Infatti, nell’autunno del 2010, il
               problema dell’abbandono incontrollato dei rifiuti nelle città cam-
               pane e segnatamente nella città di Napoli, si ripresenta tendendo
               ad attenuarsi notevolmente all’inizio del 2011, allorché vengono
               aumentati i conferimenti nelle discariche di Chiaiano e Tufino. Il 4
               marzo del 2010 la Corte di Giustizia Europea del Lussemburgo
               condanna l’Italia per il caso dei rifiuti in Campania.


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