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Rifiuti ed energia da fonte rinnovabile: le attività illecite “blasonate”


               cizio fino al 31 dicembre 2007). Lo Scambio sul Posto consente di
               valorizzare l’energia immessa in rete secondo un criterio di com-
               pensazione economica con il valore dell’energia prelevata dalla
               rete.


               L’indagine “ Dirty Energy ”

               Traffico e smaltimento illecito dei rifiuti sono attività illecite
               riconducibili, nel comune sentire, ad organizzazioni criminali di
               stampo camorristico/mafioso. Tuttavia capita che anche inso-
               spettabili uomini d’affari, imprenditori “blasonati” e rispettati in
               Italia ed all’estero, non disdegnino di fare carte false per appro-
               priarsi illecitamente degli incentivi pubblici previsti per la pro-
               duzione di energia da fonti rinnovabili, anche a costo di traffica-
               re e smaltire illegalmente migliaia di tonnellate di rifiuti.


               Premessa

               Tra la fine dell’anno 2000 e l’inizio dell’anno 2001, la Riso Scotti
                                   2
               Energia SpA (RSE) pianificava e iniziava la fase di costruzione
               di una centrale elettrica con una potenza di 5 MW e un’efficien-
               za di conversione del 23%, che doveva essere alimentata da cip-
               pato di legno e biomassa, proveniente in prevalenza da pianta-
               gioni arboree a rapida crescita.
               La centrale veniva costruita nel comune di Pavia per entrare in
               funzione nel 2002. Il consumo previsto doveva essere di circa
               9500Kg/ora di cippato, avente umidità media intorno al 45%.
               Per garantire il costante funzionamento dell’impianto dovevano
               di conseguenza essere realizzati, nei dintorni di Pavia, almeno
               2000-2500 ha di piantagioni forestali a turno breve per la produ-
               zione di biomassa, dalle quali ricavare il combustibile necessa-
               rio. Le piantagioni venivano cosi localizzate entro un raggio
               massimo di 40 chilometri dalla centrale, al fine di contenere i
               costi di trasporto.
               Secondo tali premesse, la RSE riteneva opportuno seguire l’e-
               sempio dei modelli colturali già presenti in provincia di Pavia in


               2 Società per Azioni con sede a Pavia che esercita nel campo della ricerca, la produzione, l’ap-
                 provvigionamento delle energie elettriche da fonti rinnovabili.

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