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Rifiuti ed energia da fonte rinnovabile: le attività illecite “blasonate”


               metri relativi al CO (carbonio organico), al COT (carbonio orga-
               nico totale), e all’O2 (ossigeno), imposti a RSE dall’autorizzazio-
               ne n. 6338/2004 e successive modificazioni e integrazioni rila-
               sciata dalla Regione Lombardia e dalla Provincia di Pavia, men-
               tre in realtà, detti parametri non potevano essere tali in quanto
               riportanti valori incompatibili con l’effettivo esercizio dell’im-
               pianto. In tal modo RSE poteva trasmettere all’ARPA di Pavia -
               ente deputato al controllo sulle emissioni in atmosfera - dati
               riguardanti le emissioni non corrispondenti al vero ed apparen-
               temente conformi alle autorizzazioni. Un lavoro minuzioso, fatto
               di appostamenti, pedinamenti, videoregistrazioni, tracciamento
               satellitare del percorso dei mezzi di trasporto, consulenze tecni-
               che, perquisizioni, informazioni testimoniali, analisi e riscontri
               documentali. Gli investigatori accertavano la gestione e il traffico
               illecito di rifiuti di varia natura, anche pericolosi, con caratteristi-
               che non contemplate nelle autorizzazioni regionali e provinciali,
               per una quantità stimata in circa 40.000 tonnellate. L’ingresso dei
               rifiuti non idonei (sono stati registrati parametri non conformi
               per eccesso di arsenico, cromo, nichel, zolfo, cadmio, mercurio,
               manganese) ad alimentare l’impianto di coincenerimento veniva
               reso possibile ed apparentemente regolare ad un semplice con-
               trollo documentale attraverso:
               • la falsificazione dei certificati d’analisi, con l’intervento di
                 laboratori di analisi compiacenti;
               • l’attribuzione di codici CER fittizi sui FIR, in modo da occul-
                 tare la reale natura e qualità del rifiuto;
               • la miscelazione con i combustibili presenti presso l’impianto
                 di RSE (CDR, lolla di riso, cippato di legno, ecc.) dei rifiuti
                 prodotti all’interno dell’impianto, così da celare e alterate le
                 reali caratteristiche dei rifiuti in ingresso e/o depositati pres-
                 so l’impianto destinati ad alimentare l’impianto di coinceneri-
                 mento.
               Con questa condotta fraudolenta svariate tipologie di rifiuti non
               idonei e non compresi nelle autorizzazioni rilasciate alla RSE
               dagli Enti competenti, sono stati trasformati in combustibili eco-
               compatibili per la produzione di energia elettrica incentivabile.
               Attraverso le intercettazioni telefoniche e telematiche, si appura-
               va che le attività di gestione illecita erano state condotte in con-


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