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Aree urbane e cambiamenti climatici: sostenibilità o insostenibilità?


            l’esterno e l’interno di un edificio, si instaura un flusso di calore
            (in genere misurato in W) che attraversa lo spessore delle mura
            da una superficie all’altra (dall’esterno verso l’interno e/o vice-
            versa). Una città, quindi, si raffredda più lentamente durante la
            notte di un’area non urbana. I materiali edili, inoltre, sono carat-
            terizzati anche da elevata emittanza termica o potere di irrag-
            giamento (in genere misurato in J), ovvero la capacità di una
            superficie di accettare o rilasciare calore.
            Il bilancio termico delle aree urbane è influenzato sensibilmente
            dalla forte concentrazione di motori endotermici (mezzi di tra-
            sporto, dispositivi di climatizzazione, macchinari di produzione
            industriali, etc.) dai cui processi di combustione derivano emis-
            sioni di gas ad “effetto serra”, ovvero sostanze che immesse in
            atmosfera sono in grado di alterare lo scambio termo-radiativo
            con la superficie terrestre e, quindi, di modificare l’equilibrio ter-
            mico finale. La crescente domanda di trasporto urbano, in parti-
            colare nel modello di città diffusa, comporta una crescita signifi-
            cativa di emissioni con riflessi a scala locale e anche globale. Nel
            2005, ad esempio, le emissioni dei trasporti hanno rappresentato
            circa il 20% delle emissioni di gas serra nell’Unione Europea
            (UE-25). Il trasporto su strada è responsabile del 93% di tutte le
            emissioni dei trasporti con i suoi circa 900 milioni di tonnellate
            di CO . Nella UE-25, il numero di chilometri su strada di pas-
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            seggeri è aumentato del 26% tra il 1990 e 2002, vale a dire molto
            più dell’incremento del PIL nello stesso periodo. Il numero di
            automobili è aumentato del 35% avvicinandosi a una media di
            quattro macchine per 10 persone nella UE-15. La domanda per il
            trasporto di merci (responsabile di circa un terzo delle emissioni
            dei trasporti) è aumentato ancora più velocemente nello stesso
            periodo, con un numero di tonnellate di merci per chilometro in
            crescita del 36%. Anche se le emissioni sono state in qualche
            modo mitigate da un aumento di efficienza dei motori, le emis-
            sioni di CO da trasporto su strada sono aumentate del 18%
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            (István, 2010).
            Nella Tabella 1 viene mostrato, per alcuni Paesi dell’EU, un con-
            fronto fra emissioni di CO e altre variabili connesse allo svilup-
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            po urbano e alla dinamica demografica: i valori esprimono in
            percentuale le variazioni intercorse tra il 1990 ed il 2000. In gene-


                                                             SILVÆ - Anno VI n. 14 - 57
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