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Aree urbane e cambiamenti climatici: sostenibilità o insostenibilità?
Il bilancio termico nelle aree urbane
L’energia radiante emessa dal sole che raggiunge la superficie
della Terra è fondamentalmente costituita da radiazioni elettro-
magnetiche ad onda corta. Una parte di essa viene assorbita e
poi riemessa sotto forma di radiazione ad onda lunga (infraros-
so, ovvero termica) nell’atmosfera. L’aria, quindi, viene riscalda-
ta principalmente dalle emissioni del suolo e non direttamente
dal sole. Nel caso di una superficie naturale, come ad esempio
un prato, il bilancio termico è dato dai seguenti elementi:
Q + H + E + G = 0
Figura 1 - Immagine fotografica (a sinistra) e immagine termica (a destra) di un centro densamente urba-
nizzato (Tokyo) in continua espansione. L’immagine termica è stata ripresa nel mese di ottobre nel tardo
pomeriggio. (fonte: http://publish.uwo.ca/~javoogt/index.htm)
dove Q è la radiazione netta in tutte le lunghezze d’onda, H è il
calore sensibile, assorbito o trasmesso dall’aria o dalla superficie
del suolo nel corso di una variazione di temperatura, E è il calo-
re latente, rilasciato o assorbito durante un cambiamento di stato
dell’acqua (ad esempio, l’evaporazione comporta assorbimento
di energia, mentre la condensazione comporta un rilascio di
energia), G è il calore trasmesso per conduzione dal terreno.
Il bilancio termico di una zona urbana risulta invece più com-
plesso per la presenza di edifici e di altre particolari strutture. Il
bilancio termico deve pertanto comprendere almeno un termine
aggiuntivo (Qp) per considerare gli scambi di calore con le
superfici di strade e muri ed un ulteriore termine (Qf) per rap-
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